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Cronaca

Tentarono rapina di gioielli in tv: arrestati in due

L'episodio in viale Cadorna: il rappresentante reagì e i malviventi fuggirono a mani vuote

E' stato arrestato l'ideatore e l'organizzatore della rapina a un rappresentante di preziosi commessa lo scorso 11 marzo in viale Cadorna a Firenze. E' finito in carcere anche un albanese che nonostante fosse agli arresti domiciliari ha procurato la "manovalanza". Il 17 marzo scorso i carabinieri del gruppo di Monza e del nucleo investigativo del comando provinciale di Firenze eseguirono un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa a carico di due albanesi di 28 e 32 anni, entrambi residenti a Firenze, e due italiani (uno di 46 anni residente a Serravalle Pistoiese e un 59enne di Campi Bisenzio), ritenuti responsabili di una rapina aggravata commessa sei giorni prima ai danni di un rappresentante di preziosi presso la sede dell'emittente televisiva Teleregione Toscana, dove avrebbe dovuto effettuare una televendita di gioielli. In quell'occasione i due albanesi minacciarono con una pistola ed un taser la vittima riuscendo ad appropriarsi del suo campionario, per un valore di circa 50.000 euro. L'imprevista reazione del rappresentante sorprese però i malviventi che alla fine fuggirono a mani vuote.

A distanza di due mesi i carabinieri di Firenze hanno dato esecuzione ad una seconda ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal gip del Tribunale di Firenze, su richiesta della Procura della Repubblica. Uno dei due albanesi attestati era da alcuni mesi sottoposto agli arresti domiciliari in ottemperanza ad un provvedimento emesso dal Tribunale di Prato per una rapina pluriaggravata commessa nel gennaio 2015. Dalle indagini è emerso il ruolo del 59enne quale ideatore e principale organizzatore della rapina, che, forte dei suoi contatti con la criminalità albanese, e che tramite il coetaneo di Campi Bisenzio non ebbe problemi a reperire gli esecutori materiali del colpo. Quanto all'albanese 33enne, il suo ruolo sarebbe stato quello di aver fatto da tramite tra gli organizzatori della rapina ed i suoi connazionali che poi l'hanno portata a termine. I due arrestati sono stati condotti nel carcere di Sollicciano a disposizione dell'autorità giudiziaria.

I due uomini finiti in carcere

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