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Cinema e propaganda / Montughi / Via di Montughi

Rispunta ‘Il Testimone’, mercoledì la proiezione del film “pro Putin” sull’invasione dell’Ucraina

Sala esaurita. La soddisfazione di Firenze Rinasce: “Siamo con papa Francesco: sì alla pace, no alla censura”

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A distanza di un mese e mezzo dalla “cancellazione” della proiezione al Teatro dell’Affratellamento con annesse polemiche politiche per l’invito alla retromarcia da parte del sindaco Dario Nardella, ‘Il Testimone’, il discusso lungometraggio sull'invasione russa dell'Ucraina e accusato di fare propaganda pro Putin, approderà sul grande schermo, quello del circolo La Pietra in via di Montughi. L’appuntamento è per domani alle 21 e la sala è già esaurita. Per questo è già stata annunciata una seconda data, il 26 marzo alla libreria Salvemini nella omonima piazza.

“La russofobia è un cancro da estirpare”

Ad annunciare la proiezione, visibilmente soddisfatto, è  la lista Firenze Rinasce che scomoda papa Francesco: “Ha pronunciato nei giorni scorsi parole chiare sulla pace che noi condividiamo pienamente perché esprimono con chiarezza quanto abbiamo sempre sostenuto: la pace si fa coi nemici, rifiutarsi di trattare con la Russia è privo di ogni senso, comporta solo più morti, più distruzione e il progressivo deteriorarsi della ragione. La russofobia è un cancro che va debellato: rappresenta il macabro paravento ideologico dietro cui si cela la volontà della Nato di assoggettare”, dice il candidato sindaco Alessandro De Giuli. 

“La censura non deve prevalere sul dialogo”

“Non ci spaventano le possibili urla di chi tenterà di nuovo di impedircelo, potenti dai piedi d’argilla, disposti a giustificare ogni orrore bellico, compreso il genocidio di Gaza pur di impedire il dialogo tra popoli che, tenacemente resistono perché odiano e ripudiano la guerra. La censura non deve passare le ragioni del dialogo e della pace devono prevalere”.

Asciuti: “Bisogna ascoltare anche le ragioni di Putin”

A dargli ragione il consigliere del Gruppo misto in Palazzo Vecchio Andrea Asciuti: “Bisogna ascoltare anche le ragioni russe, basta con questa propaganda occidentale che sostiene a prescindere il presidente Zelensky. Forse è giunta l’ora di ascoltare anche le ragioni del presidente Putin per comprendere meglio l’origine di questo conflitto”.

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