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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

La solidarietà è servita: gli studenti dell'istituto Buontalenti cucinano il pranzo alla mensa Caritas

L'iniziativa nata dall'idea di due prof-ristoratori che rischiavano di dover buttare via il cibo rimasto inutilizzato in magazzino a causa delle restrizioni anti-Covid

Pasta al forno in crosta di formaggio, straccetti di vitello accompagnati da barchette croccanti di patate. È il prelibato pranzo che gli studenti dell’Istituto superiore Buontalenti hanno cucinato oggi, lunedì 1° marzo, agli ospiti della mensa di via Baracca.

L’idea è nata all’indomani della chiusura dei ristoranti per San Valentino a causa dell’aggravamento della situazione sanitaria. Tra i professori, infatti, alcuni sono anche proprietari di ristoranti che per non buttare i tantissimi prodotti alimentari già acquistati, hanno deciso di donarli alla Caritas di Firenze.

L’iniziativa è frutto di una lunga amicizia tra Caritas e istituto alberghiero, che già durante il lockdown dello scorso anno, era sceso in campo riaprendo le sue cucine, nel rispetto delle norme anti-Covid, per aiutare operatori e volontari della mensa gestita da Fondazione Solidarietà Caritas Onlus, a preparare centinaia di kit monodose, che nei giorni più tristi della pandemia, avevano visto un’improvvisa crescita di richieste.

Così è nata l'idea

"Due nostri docenti, i professori Nirta e Coniglio, che sono anche ristoratori – spiega Adriano Ariani, vicepreside dell’Istituto alberghiero – si sono ritrovati con interi magazzini pieni di alimenti e quindi affinché non andassero perduti, hanno pensato di donarli alle tante persone e famiglie che si trovano nel bisogno”.

Un modo, commenta la preside Maria Francesca Cellai, “anche per lanciare il grido di allarme di un settore che si trova in profonda crisi e che sta togliendo la speranza anche a tanti giovani che vengono nella nostra scuola perché sognano di aprire un albergo o un ristorante”.

Riccardo Bonechi, direttore della Caritas diocesana, nell’esprimere tutto il suo ringraziamento, ha inoltre sottolineato come “l’istituto Buontalenti con questo dono, abbia dimostrato ancora una volta tutta la sua sensibilità verso la parte più fragile del territorio e per la formazione dei suoi allievi, non soltanto a livello professionale ma anche umana, preparando i giovani ad avere un'attenzione particolare verso persone meno fortunate ma anche appartenenti a culture diverse, con abitudini alimentari diverse”.

“Perché l’educazione al rispetto dell’altro – conclude – passa anche attraverso il cibo”.

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