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Cronaca

La Cisl allarma: “In Toscana tagliati 600 posti di lavoro nelle Poste"

Presentato il nuovo piano di ristrutturazione dei servizi postali. Solo in Toscana secondo il sindacato Cisl si perderanno 473 portalettere e 130 impiegati

Poste Italiane ha presentato nei giorni scorsi il nuovo piano di ristrutturazione dei servizi postali sul territorio nazionale che investe 5 regioni nel 2012 e tutte le altre nel 2013. La Toscana è una delle prime cinque, da quanto riportato dal sindacato Cisl, con un taglio di 474 portalettere distribuito fra tutte le province e la parziale chiusura del CMP (centro di meccanizzazione postale) di Pisa che comporterà una riduzione del centro da 245 a 115 unità con un esubero di 130 lavoratori.

“Un piano folle che compromette fortemente la qualità del servizio postale in Toscana –dice Vito Romaniello segretario regionale Cisl Poste– già fortemente colpito dai tagli effettuati dal 2006 ad oggi”. “Siamo già alla terza ristrutturazione in meno di sei anni ogni volta con centinaia di posti di lavoro in meno, operazioni con il solo obiettivo di ridurre i costi senza un piano chiaro di sviluppo per rilanciare il nostro settore. Oltretutto, a differenza degli anni scorsi, sarà molto più complesso anche ricollocare i lavoratori in esubero visto che, con l’allungamento dell’età pensionabile, anche la possibilità di esodi incentivati per fare posto alle eccedenze è tramontata. A testimoniarlo sono le ultime vicende che vedono in piazza migliaia di esodati senza una prospettiva per il futuro”.
 

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