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Cronaca Campo di Marte

Pnrr: fuori lo stadio di Firenze. Nardella: "Delusi da decisione Ue"/ FOTO

La Lega: "Subito domanda di attualità in Consiglio comunale". Ecco i rendering inediti del progetto

Con la firma del ministro delle infrastrutture, Matteo Salvini, delle linee guida per le concessioni portuali, sono state sostanzialmente risolte le questioni che erano ancora aperte per l'erogazione all'Italia da parte della Commissione europea della terza tranche da 19 miliardi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr). Qualche nodo permane per il raggiungimento degli obiettivi del Piano al 30 giugno 2023, in particolare quello sugli asili nido.

Mentre sembrerebbero rimasti fuori dal Pnrr i progetti sugli stadi di Firenze (circa 200 milioni di costo totale di cui 55  coperti dal Pnrr) e Venezia. Per la loro realizzazione si pensa ad altre fonti di finanziamento.

"Intendiamo lavorare per utilizzare tutti i fondi del Pnrr a disposizione, abbiamo sempre detto che è necessaria una flessibilità sull'implementazione del Pnrr", "è necessario rimodularlo per alcuni aspetti" ha detto il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani parlando con i giornalisti a Siena.

"Per quanto riguarda gli stadi di Firenze e Venezia la Commissione Ue aveva accettato le proposte del precedente governo, ci sono state chieste giustificazioni, il governo ha dato una risposta, vedremo come andrà, faremo di tutto perché possa essere garantita la realizzazione dell'opera così come prevista a Venezia e a Firenze", ha concluso.

La questione in Consiglio comunale 

La questione verrà affrontato anche in Consiglio comunale. Bussolin e Bonriposi (Lega) hanno già pronta una domanda di attualità al sindaco: "Con la firma delle linee guida per le concessioni portuali, sono state risolte le questioni ancora aperte. Fuori dal Pnrr i progetti sugli stadi di Firenze e Venezia. Questo annuncia ovunque la stampa nazionale. Il nostro Leader e Ministro delle infrastrutture Matteo Salvini pochi giorni fa fu chiarissimo in merito: «Mi sembra che l’Europa abbia parlato chiaramente e vorrei capire come nascono questi dossier. Se ti danno dei soldi per la sostenibilità, l’innovazione e la riduzione delle emissioni, ma tu li usi per uno stadio, evidentemente fai una scelta quanta meno bizzarra». Dove troverà adesso il sindaco Nardella i famosi 55 milioni per il Franchi? Annunciamo oggi la presentazione di una apposita domanda di attualità per il prossimo consiglio comunale".

Nardella: "Delusi per la decisione della Ue, ringrazio il governo per l’impegno, lavoriamo a una soluzione alternativa".

Nel pomeriggio il sindaco  Dario Nardella è intervenuto in merito ai fondi Pnrr per lo stadio Franchi: “Siamo profondamente delusi per questa decisione dell’Unione europea sulla quota di finanziamento di 55 milioni di euro del PNRR sul progetto di restauro e riqualificazione dello Stadio Franchi di Firenze, che non è semplicemente uno stadio ma un monumento nazionale vincolato dallo Stato. Attendiamo di apprendere le motivazioni reali, ma a noi è sempre stata chiara la correttezza del procedimento, tanto è vero che lo Stato più di un anno fa ha attribuito alla Città Metropolitana e al Comune di Firenze tale finanziamento - nell’ambito dei Piani Urbani Integrati - con un apposito decreto interministeriale sul quale nessuno fino a ieri aveva mosso formali obiezioni. Firenze subisce un danno grave, ingiusto e ingiustificabile e perde 55 milioni di euro del PNRR pur avendo rispettato tutti i tempi imposti dalle regole europee e avendo ricevuto ben 40 autorizzazioni.  C’è chi ha remato contro Firenze e la Fiorentina e c’è chi ancora spera che lo Stadio Franchi faccia la fine dello Stadio Flaminio dello stesso architetto Nervi, abbandonato e degradato. Un buco nero nel quartiere di Campo di Marte. Ma noi non ci arrendiamo minimamente! Non fermiamo la procedura di gara pubblica già avviata, anche perché attualmente il progetto è destinatario del finanziamento statale del Ministero della Cultura per 140 milioni di euro circa che non possiamo perdere. Inoltre abbiamo speso già 8,5 milioni di euro nella progettazione e nella verifica della progettazione. Ringrazio il Ministro Fitto e il governo per aver difeso il progetto condividendo con il Comune di Firenze le motivazioni a difesa della correttezza del procedimento adottato. A questo punto chiediamo allo Stato italiano di lavorare insieme a una soluzione per sostituire la quota mancante e coprire quindi l’intero importo, anche perché il nuovo stadio di Firenze è parte del piano di candidatura degli Europei di Calcio 2032 già presentato ufficialmente dalla FIGC alla UEFA”.

Rendering inediti del progetto nuovo stadio Franchi credits Diorama - Digital Realities

Il segretario toscano Pd Fossi  

“A seguito dello stop europeo ai fondi del Pnrr per la riqualificazione degli stadi, non possono essere Firenze e i tifosi della Fiorentina a pagarne le conseguenze. Adesso chiediamo che il Governo si adoperi per risolvere questo problema. Considerando le risorse già spese per le fasi preliminari e gli altri fondi già stanziati è impensabile che si debba rinunciare al progetto per la quota mancante del Pnrr”. Così Emiliano Fossi, segretario e deputato del Pd toscano. 

Gianassi ripercorre le tappe 

“Con la decisione di ritirare a Firenze le risorse di circa 55 milioni di euro già assegnate per la riqualificazione dello Stadio Franchi, che rappresenta il perno dell’operazione di rigenerazione urbana dell’intero quartiere di Campo di Marte, l’Unione europea ed il Governo italiano perdono credibilità.

I fatti erano chiarissimi:

1) l’Unione europea ha approvato nel luglio 2021 il PNRR che trasferisce agli Stati grandi risorse anche per la riqualificazione degli immobili pubblici;

2) il Governo italiano nel novembre 2021 ha messo a disposizione le risorse ricordando che tra gli immobili pubblici ci sono anche gli impianti sportivi; 

3) il Comune di Firenze ha partecipato al bando e ha ottenuto 55 milioni per la ristrutturazione del Franchi che è pubblico e supervincolato dalla Sovrintendenza;

4) il Governo ha approvato il finanziamento nell’aprile 2022;

5) il Comune di Firenze di conseguenza ha investito energie e risorse per fare presto e bene.

È gravissimo e inaccettabile che un anno dopo il finanziamento sia revocato. Non è concepibile che l’Unione europea cambi le carte in tavola e non è ammissibile che il Governo italiano non sia in grado di difendere le risorse che i precedenti governi hanno lasciato in eredità al Paese.

Ora il Governo deve correre ai ripari e assicurare che la procedura in atto, già finanziata dal Ministero della Cultura, sia portata a buon fine assicurando le risorse che servono. 

Firenze non accetterà di subire gravi danni prodotti dalle inadeguatezze di altri” dichiara Federico Gianassi, deputato del Partito Democratico ed ex assessore del Comune di Firenze.

Italia Viva critica 

"La ristrutturazione dello stadio Franchi con i soldi dei cittadini non è una soluzione praticabile e realistica. Lo avevamo detto da tempo e ormai è chiaro a tutti. Firenze merita di avere una struttura moderna e all’altezza della propria storia. Dobbiamo fermare questo ping-pong e tornare a lavorare su un’ipotesi che preveda l’intervento dei privati. Il Viola Park, che tra poco sarà inaugurato a Bagno a Ripoli, rappresenta perfettamente ciò che si può fare quando il pubblico collabora proficuamente con il privato. Non impegnando i soldi dei cittadini ma lavorando per rimuovere ostacoli e impedimenti che arrivano dalla burocrazia e dai mille “alfieri del no” che operano quotidianamente nel nostro paese - dichiara Francesco Grazzini, coordinatore fiorentino di Italia Viva.


 
 

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