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Cronaca

Le Piagge, cadavere in un sacco: abiti e altezza compatibili con quelli di Irene Focardi

Avviati i riscontri per capire se si tratti o meno della donna scomparsa a metà febbraio. Il sacco non sarebbe stato notato prima per le condizioni di degrado in cui versa l'area

Il cadavere di donna ritrovato ieri in un sacco di plastica nero non ha ancora un nome. L’avanzato stato di decomposizione del corpo non permette il riconoscimento. Però l'altezza e la t-shirt rinvenuta sarebbero compatibili con quelli della 43enne, Irene Focardi, scomparsa a metà febbraio dalla sua casa delle Piagge, zona in cui è stato ritrovato il corpo e in cui viveva la donna.  Intanto sono stati avviati gli esami a medicina legale così da risalire alle cause della morte. Poi prenderanno il via anche quelli del dna per avere riscontri scientifici più precisi. 

Durante le ricerche della scomparsa il sacco non sarebbe stato notato prima per le condizioni di degrado in cui versa l’area. Area non distante dal luogo dove vive l’ex compagno della donna. Quest’ultimo in regime di domiciliari per maltrattamenti.

RICERCHE - A seguito della scomparsa la zona era già stata battuta dalle forze dell’ordine, ma il sacco non sarebbe stato notato prima per le condizioni di degrado in cui versa l’area: nel campo ci sono altri sacchi e cose abbandonate. A questo si aggiungerebbe anche il ritiro dell’acqua piovana che avrebbe permesso al sacco di plastica, che non sarebbe stato sigillato, di affiorare. Al momento non è stato nemmeno escluso che il sacco con il corpo possa esser stato portato nel fossato in un secondo momento.
 

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