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Cronaca Scandicci

Omicidio Niccolò Ciatti, il ministro Orlando: "Non ci sono presupposti per chiedere estradizione"

Il padre ha incontrato il presidente dell'assemblea Eugenio Giani. Uno striscione in Consiglio regionale chiede giustizia per il 22enne

Questa mattina uno striscione con scritto ''Giustizia per Niccolò Ciatti'' è stato affisso sulla facciata della sede del Consiglio regionale. Poco prima il presidente dell'assemblea toscana Eugenio Giani aveva ricevuto Luigi Ciatti, il padre del 22enne di Scandicci pestato a morte all'interno della discoteca St. Trop di Lloret de Mar in Spagna.

"Lo striscione rappresenta la volontà di tutti i toscani - ha osservato Giani - e lo terremo affisso finché riterremo opportuno come testimonianza e presidio per far vedere come la pensano tutti gli abitanti della Toscana. Chiediamo giustizia perché crediamo che la vicenda che ha colpito la famiglia Ciatti può coinvolgere ciascuno dei nostri ragazzi. Queste sono cose gravissime- ha proseguito il presidente -. Nel prossimo Consiglio regionale presenteremo una risoluzione perché le autorità e i giudici spagnoli sappiano che tutta la Toscana, direi tutta Italia, in questi momenti sono vigili e attenti verso di loro. Chenon ci sia giustizia per una cosa così palese, evidente, drammatica è una cosa che nel mondo civile non ci possiamo permettere".

Questo pomeriggio il ministro della giustizia Andrea Orlando ha risposto ad una interrogazione parlamentare in merito alla vicenda di Niccolò. Il deputato di Ala Massimo Parisi ha chiesto di fare chiarezza sull'omicidio del 22enne e quale sarà il destino dei suoi aggressori, soltanto uno dei quali, Rassoul Bissoultanov, autore materiale del calcio fatale, è rimasto in carcere. In particolare ha chiesto se la Procura generale presso la Corte d'Appello di Roma o il ministro stesso abbiano presentato o intendano presentare domanda di estradizione per i tre imputati accogliendo così un appello fatto la settimana scorsa dal padre. 

"Colgo l'occasione per esprimere anche in questa sede il mio profondo cordoglio ai familiari di Niccolò Ciatti - ha detto il ministro Orlando -. Ho telefonato al ministro della giustizia spagnolo il giorno dopo i fatti, gli ho chiesto di riservare la massima attenzione alla vicenda. In Spagna il procedimento penale è ancora in fase istruttoria. La Procura di Roma ha aperto un'inchiesta per omicidio, anch'essa ha eseguito l'autopsia sul corpo confermando che la causa della morte è stato un trauma cranico encefalico. Al momento non ci sono i presupposti per chiedere l'estradizione degli accusati. Continueremo a seguire la vicenda tramite l'ambasciata a Madrid". 

Il deputato Parisi si è detto parzialmente soddisfatto della risposta del ministro. "Non si tratta di fare quello che abbiamo già fatto - ha detto in Aula il deputato di Ala - ma rispondere con forza ad una richiesta di giustizia che viene dal Paese intero non solo dalla famiglia. Chiediamo giutizia per quello che è accaduto ai danni di un cittadino italiano in vacanza. Su quesa vicenda non si possono spengere i riflettori".

Intanto è partita la raccolta fondi a sostegno della famiglia Ciatti per aiutarla a sostenere le spese legali. Tutti gli interessati posono inviare un bonifico a  "Luigi Ciatti per la giustizia di Niccolò" iban IT60E0103002844000009000024. 

Giustizia per Niccolò Ciatti

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