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Cronaca

A Firenze i clandestini non possono più essere arrestati

Il Tribunale di Firenze ha adottato la nuova normativa europea in contrasto con la norma cosiddetta Bossi - Fini. L'arresto dei clandestini dovrà essere valutato volta per volta dai sostituti procuratori

Non ci saranno più arresti di stranieri clandestini a Firenze, ma normali denunce all'autorità giudiziaria sulla loro presenza irregolare; la magistratura eventualmente valuterà i provvedimenti da prendere nei singoli casi. Lo ha stabilito una circolare della procura della Repubblica di Firenze trasmessa il 18 gennaio scorso alla questura e ai comandi di carabinieri e guardia di finanza. La circolare, inviata dal procuratore capo Giuseppe Quattrocchi, interpreta in modo univoco per tutti i magistrati della procura fiorentina l'atteggiamento da tenere rispetto all'introduzione della direttiva europea 115/2008 nell'ordinamento italiano, regolato dalla legge Bossi-Fini sui temi dell'immigrazione e che prevede l'arresto per i clandestini. La norma europea è in vigore dal 24 dicembre scorso e tra gli operatori della giustizia ha fatto aprire un dibattito sulla sua applicazione rispetto alla legge Bossi-Fini. Con la circolare della procura di Firenze, l'arresto di clandestini può comunque scattare di volta in volta in base alla valutazione che i sostituti procuratori daranno delle vicende portate alla loro attenzione dalla polizia giudiziaria. La circolare è stata commentata dal vice-capogruppo in Consiglio regionale della Toscana, Marco Manneschi (Idv): "Il legislatore italiano - ha detto - non vuole uniformarsi alle direttive europee? Ci pensa la magistratura a risolvere le gravi inadempienze del Governo. La circolare richiama al rispetto delle fonti del diritto comunitario e dichiara illegittimi gli arresti dei clandestini così come prescrive la legge Bossi-Fini recentemente modificata con la previsione del reato di clandestinità in contrasto con la normativa comunitaria".

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