Multe: fino a 15 euro di spese per notificarle. In Toscana due comuni maglia nera

Spese che arrivano anche fino a 20 euro, per una multa di poche decine di euro. E' quello che succede in alcuni comuni d'Italia segnalati dall'Antitrust. Che, fra i comuni toscani, chiama in causa soprattutto i casi di Livorno e Sesto Fiorentino. Ma non solo. A riportare la notizia è il quotidiano Il Tirreno.

Perché oltre alla cifra stabilita per legge per la notifica, di 9 euro e 50, ci sono altre spese che i comuni mettono in conto, per recuperare il servizio di imbustamento, postalizzazione, rendicontazione pagamenti. Ma anche giustificati come "ricerca banca dati", o a copertura delle spese per stampanti, fotocopie, inchiostro e cancelleria. Che le notifiche avvengano via mail (quindi senza stampe), poco importa.

Così se il comune maglia nera, Agropoli, arriva fino alla cifra "monstre" di 19 euro e 50, a Livorno e Sesto mettono si può arrivare quasi a 15 e 12 euro, secondo il calcolo effettuato dal quotidiano.

Il problema sono proprio le voci che ciascun comune decide di inserire nel recupero delle spese. Che sono le più disparate. Dalla manutenzione dei programmi e delle apparecchiature, fino ai "moduli autoimbustanti". Livorno, ad esempio, mette in conto 1 euro e 83 per la relativa visura.

In sostanza, come ha detto in Commissione d'inchiesta parlamentare sulla tutela dei consumatori e degli utenti il Presidente dell'Antitrust, Roberto Rustichelli, ripreso da Il Tirreno, oltre i 9,50 dovuti per legge, "non c'è norma che definsca quali siano né a quanto ammontino le spese di accertamento de verbali". E quindi "il cittadino è indifeso".

Con un paradosso: "Alcuni enti addebitano due volte lo stesso costo". C'è poco da stare allegri, insomma.