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Il rapporto Vega Engineering

A Firenze aumentano i morti sul lavoro, quasi due al mese

Nel 2023 le vittime, comprese quelle in itinere, sono state 22

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Altre 22 vittime sul lavoro a Firenze nel 2023, inclusi gli infortuni mortali in itinere, in aumento rispetto all’anno precedente quando furono 19, +16%. Un dato che rappresenta il 43% del totale della Toscana, dove hanno perso la vita 51 persone; in calo sul 2022(72 morti). I numeri emergono dal rapporto riepilogativo dell’Osservatorio Vega Engineering. 

In Toscana 51 morti, solo Pistoia senza decessi

Per quanto riguarda i decessi dietro Firenze, ben distanziata, Pisa con nove, quindi  Arezzo, Lucca e Siena (quattro), Massa Carrara (tre), Livorno e Prato (due) e Grosseto (uno), mentre a Pistoia non si registra alcuna vittima. A spingere in alto il dato fiorentino quello degli infortuni in itinere, ovvero nel tragitto casa-lavoro e viceversa: ben 10, il doppio del 2023; senza prenderli in considerazione, i decessi sarebbero in diminuzione, 12 anziché 14. 

Il capoluogo è tuttavia il terzo per incidenza degli infortuni mortali sul totale degli occupati, con un indice di 26,1, dietro Massa Carrara, 27,8 e Siena, 35; inferiore alla media nazionale (34,6) ma superiore a quella toscana (20,4). Delle 33 vittime in tutta la regione, escludendo quelle in itinere, 29 sono uomini e quattro donne. 

A Firenze 13.498 denunce di infortunio

Quasi 47mila le denunce di infortunio (46.926 per l’esattezza), l’8% del totale nazionale. Anche qua è la provincia di Firenze quella con i numeri più alti (13.498), seguita da Pisa (5.560), Lucca (5.507), Livorno (4.512), Arezzo (4.178), Siena (3.749), Pistoia (2.667), Massa Carrara (2.515), Prato (2.416) e Grosseto (2.324). Numeri in diminuzione, -11,2% sul 2023, un calo, spiegano da Vega dovuto quasi  esclusivamente alla scomparsa dalle statistiche degli infortuni connessi al Covid. Oltre il 20% delle denunce arriva da lavoratori stranieri, 9.913 su 46.926. Infine sono 17.186 quelle presentate da donne e 29.740 da uomini. 

A livello di comparti, al primo posto in Toscana per numero di denunce troviamo le attività manifatturiere (5.003), quindi costruzioni (3.335), sanità (3.214), commercio (2.679) e trasporto e magazzinaggio (2.595).

Situazione meno critica rispetto ai dati nazionali

“In Toscana la situazione appare meno critica rispetto al resto del Paese. E a raccontarlo sono le nostre elaborazioni che, accanto ai numeri delle vittime, definiscono con precisione il rischio di mortalità sul lavoro nella regione. Così a dicembre del 2023 la Toscana si trova, secondo la nostra mappatura, in ‘zona bianca’, ossia presenta un rischio di mortalità sul lavoro molto inferiore alla media nazionale - dice il presidente dell’Osservatorio Vega Engineering Mauro Rossato -  Stiamo parlando di un indice di incidenza di mortalità per milione di lavoratori pari a 20,4 contro una media nazionale di 34,6”. Tuttavia è bene ricordarlo sono comunque più di quattro vittime al mese, praticamente una a settimana. 

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