Moda, Cavalli si riorganizza: scatta lo sciopero

Cavalli è intenzionato a esternalizzare il magazzino entro la fine di giugno prossimo. E' quanto spiegano in una nota i sindacati Cgil e Cisl che ne danno comunicazione dopo aver incontrato la direzione dell'azienda. Non sarebbero però a rischio i posti di lavoro dei nove operai che ci lavorano, in quanto l'azienda si è già accordata con le due ditte che prenderanno l’appalto affinché siano riassunti. Altre sei persone verranno ricollocate all'interno dell'azienda.

Stamani i sindacati sono venuti a conoscenza anche di una seconda novità: la direzione di Cavalli avrebbe infatti comunicato l’intenzione di trasferirsi dall’attuale sede all’Osmannoro (che conta circa 240 lavoratori e si trova nel comune di Sesto Fiorentino) ad una nel centro di Firenze. Trasferimento in una sede di maggior rappresentanza già entro l’anno in corso. I sindacati protestano in quanto non sarebbero stati coinvolti nelle decisioni. Appoggiati anche dai lavoratori che, in assemblea, hanno deciso per uno sciopero (oggi nelle ultime 2 ore del turno), il blocco degli straordinari e delle flessibilità.

"Circa l’esternalizzazione del magazzino - scrivono in una nota -, siamo nettamente contrari alla scelta, che arriva dopo l’esternalizzazione del reparto stamperia e dopo circa 90 licenziamenti negli ultimi due anni. Diciamo no a qualsiasi spacchettamento dell’azienda. Sul trasferimento della sede, chiediamo all’azienda coinvolgimento sul se, sul come e sul quando".

"Non capiamo - spiega Monica Biagiotti della Filctem Cgil - quale sia l'obbiettivo dello spostamento in un momento in cui grandi marchi optano per sedi più funzionali e periferiche. Inoltre non è chiaro, anche alla luce della precedente esternalizzazione, se esiste un acquirente per lo stabilimento utilizzato oggi". Tra le ipotesi ci sarebbe quella di una sede nella zona dei viali, a ridosso del centro storico. Qui verrebbe trasferiti i lavoratori. "L'importante per noi - conclude Biagiotti - è tutelare la forza lavoro".