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Cronaca

Mense scolastiche: la rivolta dei pasti in bianco

Ancora polemiche, la vicesindaca Giachi: "Protesta inutile di 200 genitori, alimentazione sana"

Prosegue la polemica sulla variazione dei menu delle mense scolastiche di Firenze, scelta difesa dalla vicesindaca Cristina Giachi e avversata da diversi genitori, che tra le altre cose hanno lanciato una raccolta di firme e costituito un gruppo Facebook per tornare ai vecchi menu.

“E' una protesta inutile da parte di circa 200 genitori. Saranno ascoltati, così come gli altri 20mila i cui figli frequentano le mense scolastiche”, ha detto Giachi oggi in consiglio comunale.

Ai bambini che rifiutano il pasto offerto viene offerto un pasto in bianco, “ma la media dei pasti in bianco è tra il 2 e il 3 %. Lo scorso 24 marzo, il giorno della protesta, siamo arrivati al 7%, quindi è probabile che siano di protesta il 4% dei pasti in bianco. Non sono però distribuiti in tutte le scuole, ma concentrati in sole 5 istituti su 90, nelle quali c'è stato un picco del 30%”, prosegue la vicesindaca.

“I piatti nuovi rappresentano solo il 25% del menù ed i bambini li consumano una volta al mese. C'è bisogno di un po' di tempo perché si abituino ai sapori nuovi”, aggiunge Giachi, sottolineando come i nuovi menu “garantiscano una corretta e sana alimentazione. E sui cibi avanzati girano numeri fuorvianti, in realtà i cibi avanzati variano molto da scuola a scuola. Quanto alle verdure, sono sempre state oggetto di scarto da parte dei bimbi: sia nei nuovi che nei vecchi menu”.

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