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Cronaca

Inceneritore, i 5 Stelle: "No a Case Passerini, riscriviamo il piano dei rifiuti"

Il Movimento 5 Stelle chiede un ripensamento alla Conferenza dei servizi, che si riunisce domani. Presidio in piazza Puccini. Giannarelli: "Lo dicono i numeri: incenerire è anti economico e anti ecologico"

Incenerire i rifiuti è anti economico e anti ecologico. A chi giova? Ci sono conflitti di interessi inconfessabili?”. Lo chiede Giacomo Giannarelli, capogruppo in Regione del Movimento 5 Stelle, nella conferenza stampa di questa mattina sull’inceneritore di Case Passerini. Domani si riunisce a Firenze la Conferenza dei servizi, per decidere sul futuro dell’impianto che dovrebbe sorgere nella Piana fiorentina, poco distante da Peretola.

I 5 Stelle annunciano un presidio in piazza Puccini. “Chiediamo alla Conferenza un sussulto di equilibrio, basato su dati scientifici: incenerire è dannoso per la salute e per l’ambiente, oltre che uno spreco: bruciare i rifiuti costa 259 euro a tonnellata, mentre la filiera virtuosa del recupero si ferma a 235”. Una differenza da moltiplicare per le centinaia di migliaia di tonnellate di rifiuti che ogni anno produciamo. “Senza contare i 16 milioni di euro di eco tasse chieste ai cittadini dei comuni toscani che non raggiungono i limiti di differenziata previsti e i costi sanitari che l’inceneritore avrà sulla popolazione”.

“Non solo - prosegue Giannarelli -. Una filiera virtuosa crea molti più posti di lavoro e consente di riutilizzare materiali che altrimenti andrebbero importati, come i metalli preziosi, oro e platino, presenti nei telefonini e che dobbiamo andare a prendere in Africa. La Piana è già intasata dall’inquinamento di aeroporto e autostrada, vogliamo aggiungere l’inceneritore?”.

Giannarelli ricorda che il piano regionale dei rifiuti della Toscana prevede l’obiettivo del 70% di raccolta differenziata entro il 2020. “L’inceneritore di Case Passerini dovrebbe bruciare 180mila tonnellate l’anno, ma i dati ci dicono che nel 2020 le tonnellate da conferirvi saranno poco più di 130mila. Significa che dovremo importare in Toscana 50mila tonmellate di rifiuti l’anno da altre regioni”. I 5 Stelle citano il caso dell’inceneritore di Montale: “Potrebbe bruciare 100mila tonnellate di rifiuti ma oggi lavora a metà regime, con 51mila l’anno”.

“E’ la stessa Unione Europea che ci chiede di recuperare invece di incenerire e di utilizzare la strategia Rifiuti Zero”, commenta Rossano Ercolino, Golden Environmental Prize nel 2013, l’equivalente del Nobel a livello ambientale. “Per un principio di precauzione abbiamo detto no agli Ogm, e di fronte a dati certi sul danno provocato da polveri sottili, cadmio, diossine non ci fermiamo? - si chiede Andrea Quartini, gastroenterologo e tossicologo -. Ci sono studi che segnalano l’aumento di incidenza tumorale nelle popolazioni che vivono vicine, andare avanti è assurdo”.

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