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Cronaca Via di Castello

Alla Villa di Castello risplende la Grotta degli animali con i giochi d’acqua \ FOTO

Restauro completato, apertura straordinaria per Pasqua e Pasquetta

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In coincidenza con l’anniversario dei 450 anni dalla morte di Cosimo I dei Medici e Giorgio Vasari, sono terminati i lavori di restauro della Grotta degli animali del Giardino della Villa medicea di Castello (sede dell’Accademia della Crusca) che il duca commissionò al Tribolo a partire dal 1539, che lo stesso Vasari proseguì dopo la sua morte indicandola tra i capolavori in ampi brani delle “Vite”.  Già nelle aperture festive di Pasqua i visitatori e i cittadini potranno ammirare le superfici originali dei marmi delle vasche, dei singoli animali, delle pietre multicolore, consolidate e ripulite dai depositi che ne offuscavano la brillantezza cromatica.

Il complesso intervento, durato diversi anni, ha visto la collaborazione e l’impegno di numerosi partner istituzionali e il sostegno di mecenati tramite Art Bonus. Ministero della Cultura, Soprintendenza speciale per il polo museale fiorentino e la Direzione regionale musei della Toscana, avevano avviato tra il 2012 e il 2017 il progetto, con un primo finanziamento ministeriale. Dal 2018 al 2021 grazie a un contributo Por-Fesr erogato dalla Regione Toscana, ente capofila del sito Unesco Ville e Giardini medicei, è stato possibile completare l’ultima tranche dell’impianto idraulico sotto la direzione della Soprintendenza Abap per la Città metropolitana di Firenze. Infine il contributo Art Bonus erogato da Publiacqua spa nel 2022/2023 ha permesso il restauro delle delicate superfici polimateriche della Grotta e la riqualificazione della balaustra e di tutte le superfici intonacate del muro che delimita il Piano degli agrumi.

Il pubblico potrà vedere la grotta dall’esterno già da domani e in occasione delle aperture festive di Pasqua e di lunedì 1° aprile, mentre dall’11 aprile fino al 30 giugno potrà visitarla internamente partecipando alle speciali visite gratuite, accompagnato dal personale del museo. La Grotta, detta anche ‘del diluvio’, è un vero e proprio teatro delle acque, allegoria del potere in forma di meraviglia posta a coronamento del Giardino e a conclusione di uno straordinario asse prospettico che partiva dalla fontana di Ercole e Anteo di Bartolomeo Ammannati, che oggi svetta sulla prima terrazza al centro del disegno geometrico delle aiuole. Ha tre vasche monumentali con tre composizioni scenografiche e teatrali, con decine di mammiferi, pesci, crostacei e molluschi, creano l'effetto di un serraglio che sembra animarsi quando le pietre di colori differenti si bagnano per effetto degli oltre 100 zampilli che fuoriescono dal pavimento, dalle volte e dalle bocche di alcuni animali. Le decorazioni scultoree poi si richiamano ai tre elementi della terra, dell'aria e dell'acqua. Al centro della vasca frontale campeggia l'unicorno

I giochi d’acqua entreranno in funzione da fine aprile nel fine settimana grazie a una accensione temporizzata che si attiverà quattro volte al giorno, con un sistema idraulico che assicura il recupero dell’acqua riducendo gli sprechi idrici ed energetici e che in futuro potrà essere collegato anche alle altre fontane del giardino. “Riaprire al pubblico la Grotta degli animali e riattivare i giochi d’acqua - afferma Stefano Casciu, direttore regionale Musei della Toscana - per secoli la maggiore attrattiva di uno dei più importanti capolavori rinascimentali e del Giardino di Castello, definito dal Vasari il più ricco, il più magnifico et il più ornato giardino d’Europa,  tappa imprescindibile del Grand Tour,  è un risultato non scontato frutto della sinergia e dell’impegno di ministero della Cultura e della Regione Toscana, sostenuto da Publiacqua spa”. 

Grotta animali Villa Castello

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