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Cronaca

Gkn, spiraglio per i lavoratori: il ministero garante per la non riapertura della procedura di licenziamento

La Fiom-Cgil: "Verificheremo se alle parole seguiranno i fatti"

Spiraglio per i lavoratori della Gkn di Campi Bisenzio (Firenze). Nel corso della riunione di giovedì pomeriggio al ministero dello Sviluppo, la proprietà apre alla possibilità di un percorso condiviso con le istituzioni, senza minacciare l'avvio di una nuova procedura di licenziamento collettivo.

Ma la vera novità, a quel che scrive l'Agenzia Dire, è che nessuna chiusura pregiudiziale emergerebbe da parte dell'azienda sulla richiesta del governo e dei sindacati di ritirare la procedura di messa in liquidazione, in favore invece della nomina di un 'advisor', scelta che il ministero dello sviluppo economico propone di demandare a Invitalia.

Il ministero è pronto a mettere a disposizione tutti gli strumenti utili, fra cui il fondo di salvaguardia tramite Invitalia. Quanto alla protezione del perimetro occupazionale alcuni incontri tecnici chiariranno il possibile accesso agli ammortizzatori sociali.

"Si è tenuto oggi pomeriggio l’incontro presso il Mise, dopo la sentenza sull'articolo 28 dello Statuto dei Lavoratori, sulla base del ricorso presentato dalla Fiom, che ha riconosciuto il comportamento antisindacale dell’azienda e ha disposto quindi la revoca dei licenziamenti alla GKN di Campi Bisenzio", scrive in una nota pubblica la Fiom Cgil.

"Abbiamo chiesto fin da subito all'azienda di non riaprire la procedura licenziamento e di ritirare la messa in liquidazione per consentire una ripresa del confronto libero tra le parti. Dopo una lunga discussione abbiamo ottenuto che il Mise si sia fatto garante per l’azienda della non riapertura della procedura di licenziamento e dell’avvio di un confronto. Verificheremo nelle prossime settimane se alle parole spese dall’azienda seguiranno i fatti", si legge ancora. Di seguito il testo diffuso dal sindacato:

"Nel merito la Fiom-Cgil ha chiesto al Mise che alla nomina di un advisor dell’azienda sia affiancato Invitalia da parte del Mise per garantire la continuità industriale e occupazionale dello stabilimento anche attraverso la partecipazione statale.

Per la Fiom-Cgil l’obiettivo della trattativa resta la continuità produttiva ed occupazionale dello stabilimento di Campi Bisenzio ed occorre disporre di tutto il tempo utile alla gestione della vertenza. Rimane da parte nostra, la richiesta di ritiro della messa in liquidazione dell’azienda perché riteniamo un’anomalia il confronto con un liquidatore al posto di un Amministratore Delegato.

La straordinaria mobilitazione dei lavoratori e l’azione sindacale della Fiom dopo il ricorso vinto in Tribunale, hanno fatto sì che oggi si ottenesse un risultato.

Il governo deve agire con urgenza. È necessario un provvedimento straordinario per fermare i licenziamenti e le riallocazioni produttive di GKN, Timken e Ginetti Ruote per la continuità occupazionale nella transizione industriale.

Chiediamo al governo l’apertura di un confronto e rapido sul decreto anti delocalizzazioni perché rischiamo di non aver più tempo.

Il Mise con il Ministero del Lavoro hanno svolto un ruolo di mediazione con la partecipazione delle istituzioni regionali e locali: il tavolo si è concluso con la richiesta di verbalizzare le posizioni e con l'impegno dei Ministeri competenti a incontri tecnici finalizzati alla salvaguardia dell’attività e di tutti i posti di lavoro.

La Fiom-Cgil continuerà a sostenere le iniziative sindacali e di mobilitazione condivise con le lavoratrici ed i lavoratori per sostenere l’apertura di una vera trattativa in una vertenza difficile e fondamentale per il Paese”.

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