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Cronaca

Giustizia per Niccolò: a breve saranno sentiti gli amici

Domande inopportune dei magistrati spagnoli? Il padre: "No, servono all'accusa"

Nei giorni scorsi su alcuni quotidiani sono uscite le domande che il pm dovrà sottoporre agli amici di Niccolò Ciatti, il giovane scandiccese morto l'estate scorsa a seguito di un brutale pestaggio in una discoteca di Lloret de Mar. Le domande hanno suscitato alcune perplessità: saranno fatte da un magistrato italiano ma formulate dai giudici catalani che stanno indagando sulla vicenda. A due degli amici del 22enne che erano con lui quella notte verrà chiesto "Niccolò era solito fare risse?" oppure "Era ubriaco?". 

Il padre del giovane, Luigi Ciatti, ha fatto sapere che non si tratta di domande inopportune ma utili alla pubblica accusa per dimostrare che Niccolò era un ragazzo "per bene". "Nessun problema  - ha scritto Luigi Ciatti su Facebbok -. Niccolò non era drogato nè ubriaco. Ne sono sicuro perché purtroppo ho i risultati dell'autopsia. L' ultima cosa che un genitore vorrebbe avere di un figlio. I risultati sono stati negativi. Niccolò non era drogato nè ubriaco, aveva bevuto ma non era ubriaco. Niccolò non è mai tornato a casa con un occhio nero, non ha mai partecipato a risse. Non ho mai avuto problemi di nessun genere. Queste domande servono al pubblico ministero spagnolo per capire chi era Niccolò. Niccolò era un ragazzo normalissimo, bravo e tranquillo, amava andare in discoteca ma per ballare e stare in compagnia. Per cui nessun problema e piena fiducia alla magistratura spagnola".

E poi Luigi Ciatti ha parlato dei presunti assassini del figlio. In carcere a Girona c'è ancora Rassoul Bissoultanov, il 24enne ceceno (ma residente a Strasburgo in Francia) che si vede sferrare il calcio mortale a Niccolò in un video girato all'interno della discoteca nel momento dell'aggressione. "Vorrei che fossero fatte queste domande agli amici dei ceceni - scrive il padre - se li hanno gli amici. Perché i tre ceceni hanno cercato più volte di aggredire altri ragazzi in discoteca e questo dice tutto di cosa cercavano. Io vorrei che il ragazzo olandese che ha fatto il video del calcio si facesse avanti solo per dire quello che ha visto. Io vorrei che anche gli altri due fossero in carcere perché hanno partecipato all' uccisione di Niccolò. Io vorrei che l'Europa bloccasse l'asilo politico a questi delinquenti protetti dall'Europa".

Anche gli altri due ceceni che erano con Bissoultanov quella notte al St Trop di Lloret de Mar sono infatti ritenuti responsabili della morte di Niccolò. 

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