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Cronaca Centro Storico / Piazza di San Lorenzo

E' Gianluca Casseri il killer dei senegalesi a Firenze

E' finita attorno alle 15 la furia omicida del killer di piazza Dalmazia e di San Lorenzo. Durante il conflitto a fuoco con i militari si è sparato

E’ finita, alla fine è finita. Gianluca Casseri, 50 anni, dopo aver ucciso due senegalesi in piazza Dalmazia, ferendone un terzo che tutt’ora versa in condizioni gravissime all’ospedale di Careggi, si è tolto la vita. Non prima di rifugiarsi con la sua auto nel parcheggio sotterraneo di San Lorenzo, facendo ancora fuoco su altri due ambulanti senegalesi.

Alle 15 l’epilogo del far west.

Raggiunto dagli uomini delle forze dell’ordine, il killer di piazza Dalmazia, ha stretto per la terza volta la sua 357 Magnum, prima sparando contro le volanti, poi se l’è girata verso se stesso ed ha premuto il grilletto. Apparso subito gravissimo, è morto qualche istante dopo. L'uomo, secondo quanto appreso, sarebbe un volto già conosciuto dalla polizia. Pare infatti che fosse già stato identificato due volte dalla polizia come partecipante ad manifestazioni di destra.

GIANLUCA CASSERI - Chi è Gianluca Cassari, l’uomo che oggi ha messo a ferro e fuoco tutta Firenze? Chi è il killer che prima di togliersi la vita all’interno del parcheggio interrato di San Lorenzo, ha freddato tre ambulanti senegalesi, ferendone due? Classe 1961, proveniente da Ciriegio, piccolo paesino del pistoiese, ragioniere. Fin qui tutto bene. Si è trattato allora di “Un giorno di ordinaria follia”, come descritto perfettamente nella celebre pellicola interpretata da Michael Douglas? No, almeno non proprio. Non pare essere di fronte ad un chiodo che improvvisamente cede e lascia che il quadro si frantumi al suolo. Non proprio. Forse il seme della follia omicida covava dentro la mente di Gianluca Casseri da qualche tempo, da quando almeno sposò il culto del neonazismo e del negazionismo. Appassionato di Tolkien, era anche uno scrittore esoterico amante dei miti celtici e neopagani, ma allo stesso tempo fondatore di una rivista oltranzista, "La Soglia", e membro dell'associazione culturale "La Runa", dove scriveva articoli come "Dracula il guerriero di Wotan" o "Il Savio di Alessandria".
Parlando di sé, rigorosamente in terza persona, scrisse sul web: “Nasce a Ciriegio (PT) nel 1961, mentre l'uomo va nello spazio e il cielo si eclissa per la massima eclissi del XX secolo. All'età  di dodici anni, folgorato dall'incontro con H.P. Lovecraft, si aliena definitivamente dal cosmo ordinato che ci circonda. I suoi molteplici interessi nel fantastico, tutti rigorosamente inattuali, spaziano da Flash Gordon al cinema di fantascienza degli anni Cinquanta, dagli autori di Weird Tales ai film di Val Newton e oltre. Nel 2001, in pieno trionfo di Internet, ha la geniale idea di fondare una rivista cartacea, La Soglia, dove sfoga le sue manie multimediali. Per distrarsi dalle cose serie pare che faccia il ragioniere". Biografia atipica, scarna, per pillole. Ma accanto a questo scritto dalla rete emerge anche il profilo fanatico del killer di questo maledetto 13 dicembre per Firenze. Nel messaggio “I protocolli del Savio di Alessandria” rilancia la teoria antisemita del complotto mondiale degli ebrei, e le tesi più biecamente negazioniste sull'Olocausto. In un altro scritto dedicato allo scrittore neofascista Adriano Romualdi si rifà esplicitamente a Nietzsche, Jung e Evola, per un minestrone in cui convergono la difesa della razza ariana, la purezza dell'Europa bianca e cristiana. Insieme a Enrico Rulli Casseri ha anche scritto un libro, “La Chiave del Caos”, sedicente ‘romanzo storico’ in cui si intrecciano negromanzia, magia, esoterismo.
 

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