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Sabato, 27 Aprile 2024
Cronaca Vicchio

Forteto, la ricusazione del giudice per CasaPound: "Schiaffo alle vittime"

Saverio Di Giulio attacca il sistema e non risparmia gli esponenti politici

La ricusazione del giudice al processo per le presunte violenze perpetrate ai minori nella comunità de Il Forteto di Vicchio nel Mugello ha fatto molto discutere. L'allungamento dei tempi a causa della ripetizione del procedimento giudiziario ha fatto sobbalzare ed andare su tutte le furie coloro che hanno seguito gli eventi fin dal primo momento, trovandosi anche al centro della tempesta quando gli accusatori hanno denunciato violenze da parte degli accusati sempre presenti all'interno della struttura. Si sono mobilitati in tanti nelle ultime ore, anche attraverso sottoscrizioni e petizioni firmate da personaggi del mondo politico, economico e professionale toscano.

CasaPound Firenze così ha commentato: "è l’ennesima dimostrazione di un sistema politico-giudiziario non solo autoreferenziale ma che, addirittura, si autotutela nel più totale disprezzo delle vittime di abusi. Non pensavamo che si arrivasse fino a questa dimostrazione di arroganza ed impunità” - ha detto Saverio Di Giulio Responsabile di CasaPound Firenze - con la ricusazione del giudice, peraltro avvenuta ad opera di un collegio giudicante del quale faceva parte una giudice interessata dal processo stesso, in quanto responsabile di aver assegnato in passato al Forteto alcuni bambini tolti alle famiglie”.

“Si tratta di un vero schiaffo in faccia alle vittime ed ai loro familiari”, prosegue Di Giulio, “uno schiaffo utile solo per parare le colpe di tutto un gruppo di magistrati e politici che garantivano continui arrivi di ragazzi e ingenti finanziamenti pubblici in cambio di favori e regalie, come ben evidenziato con nomi e cognomi nella relazione della Commissione d’inchiesta della Regione Toscana. E questo schiaffo fa il paio con il mancato accoglimento della richiesta di commissariamento della Cooperativa deciso dal ministro Poletti, che per tanto tempo ha ricoperto il ruolo di presidente della Lega delle Cooperative di cui, guarda caso, fa parte il Forteto”.

“Ben vengano”, conclude il Responsabile di CasaPound Firenze, “le interrogazioni parlamentari da parte di esponenti del centro-destra, ma ci chiediamo anche dove fossero quegli stessi parlamentari, a partire da Giorgia Meloni, quando eravamo in pochi a protestare davanti al Comune di Vicchio o a chiedere giustizia per le vittime nelle fiaccolate sotto la pioggia. Evidentemente se una parte del sistema si autotutela, l’altra parte cerca consensi per le prossime elezioni. Alla faccia di tutti quei bambini che hanno subito indicibili sofferenze”.

 La CGIL del Mugello intanto si dice "preoccupata per la situazione dell'azienda Forteto" sempre in realzione al rischio di allungare i tempi del processo.
 L’attività economica della cooperativa è fondamentale per l’economia agroindustriale del Mugello e della Toscana, e sarebbe "sotto stress per l'indagine della Magistratura, l'ispezione del Ministero, la richiesta di commissariamento non accolta, e per il processo in corso".
Oltre 100 i lavoratori occupati, la raccolta del latte di tanti produttori toscani, il caseificio, la produzione di carne di qualità e l’esportazione in diversi mercati internazionali rappresentano un volano occupazionale, economico e di salvaguardia del territorio. 
"La mancata conclusione del processo - commenta il sindacato - è inaccettabile; verità e giustizia in tempi rapidi sono indispensabili prima di tutto per le vittime, ma anche per il buon andamento della produzione del Forteto che va salvaguardata e tenuta separata dalle responsabilità penali in via di accertamento".

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