rotate-mobile
Cronaca

Stadio: svolta a Roma, il 'nuovo Franchi' è a un passo

Accordo Pd-Iv sull'emendamento da inserire nel Dl Semplificazioni: approvato in Commissione al Senato, ora l'ultimo passaggio - blindato - alla Camera

Novità importanti arrivano da Roma sul nuovo stadio, seguite in diretta dagli States dal presidente della Fiorentina Rocco Commisso.

Ieri sera PD e Italia Viva, che avevano presentato due distinti emendamenti 'sbloccastadio' da inserire nel decreto-legge Semplificazioni, hanno trovato infatti l'accordo per un unico emendamento che permetterebbe appunto di semplificare le ristrutturazioni degli stadi, proprio come l'Artemio Franchi di Firenze.

E' quasi 'fatta', dunque: passato in commissione al Senato nella notte, l'emendamento è atteso ora alla Camera, dove il voto però sarà 'blindato' e non si potranno fare cambiamenti al testo.

“Con lo sbloccastadi finalmente abbiamo raggiunto un traguardo significativo nell’interesse di tutti i cittadini – dichiara Matteo Renzi – 3 miliardi sbloccati per riqualificare gli stadi. Con questo emendamento a mia prima firma, inserito nel decreto legge Semplificazioni, il restyling degli stadi vincolati dalle soprintendenze, come quello di Firenze, sarà più veloce e meno burocratico".

"Bene che i colleghi del Pd e della Lega abbiano sottoscritto la nostra proposta - prosegue l'ex premier - per snellire le procedure per ristrutturare gli impianti sportivi, in una logica di esclusivo vantaggio per i cittadini. È un’intesa positiva che segna una svolta e mi auguro che ci possa essere la più ampia condivisione da parte di tutte le forze politiche, affinché passi un principio di buon senso, ovvero che le ristrutturazioni degli stadi non siano sottoposte a vincoli incredibili". Il ministro dello Sport Vincenzo Spadafora però, su pressione dei 5Stelle, non ha dato parere positivo.

"Nell'interesse di Firenze, visto che l'ultima versione dell'emendamento a prima firma Renzi ha accolto al 100% i contenuti della proposta targata PD, ho deciso di sottoscrivere il suo emendamento sugli stadi. Mi è sembrato giusto dare questa opportunità a chi è stato sindaco e presidente del Consiglio" spiega la senatrice fiorentina del Partito democratico, Caterina Biti, a proposito del suo emendamento al decreto-legge Semplificazioni che punta a consentire il restyling degli stadi vincolati.

L'emendamento Renzi

Secondo l'ex premier, l'emendamento presentato da Italia Viva porterebbe all’”esautoramento” della Soprintendenza, lasciando al sindaco ogni decisione. Nelle venti righe del testo, secondo pareri espressi a Roma, ci sarebbe un passaggio che aprirebbe, in realtà, a un maggior potere di veto della Soprintendenza. E’ dove si parla di interventi nel "rispetto dei soli specifici elementi strutturali, architettonici o visuali di cui sia estremamente necessaria a fini testimoniali la conservazione o la riproduzione". A chi spetterebbe stabilirlo? Al Soprintendente. In questo caso i poteri di veto di Andrea Pessina, presunto 'grande oppositore' del nuovo Franchi, resterebbero quasi immutati. L'emendamento aveva ricevuto il parere negativo del governo Conte e del Mibact guidato da Dario Franceschini.

L'emendamento Biti

Nell’emendamento Pd, invece, questo “rischio” viene bypassato stabilendo che ogni valutazione finirebbe comunque in secondo piano davanti alle “esigenze concrete” di costruire un stadio finanziariamente utile per l’investitore, nel rispetto delle norme Uefa e in grado di evitare – in questo caso a Commisso – di andarsene a costruire da un’altra parte. L'emendamento aveva ricevuto il parere negativo del ministro ma ottenuto quello positivo del governo.

Il commento del sindaco Nardella

Soddisfatto ma prudente il sindaco Dario Nardella: "Il lavoro di queste ultime ore delle forze parlamentari di maggioranza a partire da PD e Italia Viva, per arrivare ad un testo condiviso di emendamento al dl Semplificazione per la parte degli stadi, è un traguardo importante, un passo significativo per il restyling dello stadio Franchi e per il bene di Firenze, che viene prima di tutto il resto".

"Ora però teniamo i piedi a terra e lavoriamo per arrivare al risultato con un voto favorevole ampio e se possibile trasversale - aggiunge il sindaco-. Mi appello a tutte le forze politiche che hanno a cuore il futuro degli stadi italiani: ora è il momento per dimostrare concretezza e attenzione per i territori e per lo sport. Ringrazio Biti e Renzi per la disponibilità dimostrata. Ora resta l’ultimo miglio. Il Parlamento dia la svolta tanto attesa da Firenze e dalle altre città italiane".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Stadio: svolta a Roma, il 'nuovo Franchi' è a un passo

FirenzeToday è in caricamento