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Sala negata / Via Giampaolo Orsini

Niente Teatro dell’Affratellamento per il film “pro Putin”

‘Il testimone’: dietrofront per la proiezione del primo febbraio. Gli organizzatori: “Firenze città della censura, 400 persone già prenotate”

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Non sarà il Teatro dell’Affratellamento ad ospitare la proiezione del film russo ‘Il testimone’, lungometraggio sull'invasione dell'Ucraina, accusato di fare propaganda filo-putiniana. Dopo le proteste e gli appelli dell’amministrazione comunale, prima con l’assessora alla Cultura Alessia Bettini e poi col sindaco Dario Nardella, è arrivato ieri sera lo stop dalla sala di via Orsini. 

“I membri del consiglio direttivo riunitisi per una visione del film, hanno deliberato all'unanimità di accogliere l’invito istituzionale, prima tra tutti la gentile esortazione del sindaco di Firenze, a rinunciare”, fanno sapere dal Teatro. Non parlano di censura, aggiungendo invece che “la visione è annullata anche perché il tema stesso - che è molto importante - sarebbe stato deviato a causa delle sorprendenti reazioni che ha sollevato, nonché per i contenuti della proposta cinematografica in questione”.  Nella nota si specifica che “l’Affratellamento è un luogo e un Teatro storico, con profonde radici fiorentine e democratiche, che nutre una indiscutibile affezione istituzionale e che, da quasi 150 anni ormai, svolge il suo ruolo dentro la vita sociale e culturale della città, non senza gravi difficoltà più o meno recenti; riceve sostegni istituzionali di cui ringraziamo, onestamente ma senza alcuna flessione di subalternità. Non possiamo né vogliamo rinunciare a questa eredità di indipendenza e a questo libero esercizio di funzione pubblica”.

Resta però il ‘no’ che ha fatto infuriare gli organizzatori, la lista Firenze Rinasce (che parteciperà alle prossime amministrative) che parla di “città della censura” anziché “costruttrice di pace”. Nel mirino, tuttavia, c’è esclusivamente Palazzo Vecchio: “La decisione è il frutto del gravissimo intervento censorio di Dario Nardella. Evidentemente, vista la inelegante allusione  del sindaco ai fondi che il comune concede al teatro, l'Affratellamento ha  pensato di non poter continuare serenamente la propria missione”.

Nonostante ciò assicurano, a differenza di quanto accaduto a Bologna, il film sarà comunque proiettato: nei prossimi giorni saranno comunicate data e sala: “Anche perché oltre 400 persone si erano già prenotate per la visione di un film che, lo ripetiamo, è un’opera di arte cinematografica, criticabile come tutte le opera d’arte, ma certo con nessuna intenzione di istigare all’odio”.

“La censura contro la proiezione del film si inserisce in un buio clima di intimidazione", attaccano, citando oltre al caso di Bologna, “l’impedimento di tenere a Lucca di un convegno sul nuovo ordine mondiale (dove sarebbe dovuto intervenire Aleksandr Dugin) la cacciata di un'iniziativa dell’Anpi dalla Casa del popolo di Grassina (in realtà all’Antella, ndr)e il tentativo non riuscito, da parte del ministero dell'Interno di impedire per la Giornata della memoria le manifestazioni di solidarietà con i palestinesi”.

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