Escort in hotel di Firenze, fascicolo su evasione della tassa di soggiorno

Aperto un fascicolo per una maxi evasione fiscale realizzata da hotel che non versavano la tassa di soggiorno. L’indagine, già curata dalla guardia di finanza, è l’unico nuovo filone dell’inchiesta sul giro di prostituzione scoperto in alcuni alberghi fiorentini tra lucciole di alto bordo e ambienti vip.  Il pm Giuseppe Bianco ha aperto un fascicolo a sé stante basato proprio su alcune delle stesse intercettazioni raccolte nell'inchiesta 'a luci rosse', da cui è emerso che alcuni hotel cittadini erano stati trasformati in luoghi di meretricio.

Dunque, in queste conversazioni alcuni albergatori indagati, parlando di come abitualmente registrano i turisti clienti ospiti, spiegano come è possibile pagare in maniera nettamente inferiore al dovuto la tassa di soggiorno dovuta al Comune. Il metodo, viene spiegato dagli stessi indagati, è di registrare bambini al posto degli ospiti adulti. Ciò, sempre secondo quanto emerge dalle indagini, confidando in lacune nel sistema di controllo, da parte delle autorità amministrative, che non sarebbero in condizione di verificare le schede anagrafiche dei soggiornanti. Lacune consolidatesi nel tempo e di cui i presunti evasori erano a conoscenza.

Proprio nelle intercettazioni dedicate allo scandalo 'a luci rosse', si sentono gli albergatori parlare di evasioni alla tassa di soggiorno per decine di migliaia di euro relativamente ai propri hotel. L'ipotesi della procura è determinare se questo sistema di evadere la tassa riguardi solo gli albergatori intercettati o sia esteso anche ad altri alberghi della città, con eventuali danni per milioni di euro alle casse comunali.