Empoli, incendio in un deposito di ferro: fumo visibile dalla superstrada | FOTO
Sul posto numerose squadre dei vigili del fuoco per provvedere allo spegnimento. Non ci sono feriti
Incendio dalle 4 di questa mattina a Empoli dove in fiamme è andato un deposito di materiale ferroso di via del Castelluccio. Sul posto tre squadre di vigili del fuoco da Firenze più altre dai comuni limitrofi. Il fumo era visibile dalla superstrada Firenze – Pisa- Livorno. Distrutto il capannone di Mazzoni Ferro nella zona industriale del Terrafino. Sul posto anche il 118 ma non ci sono stati feriti.
Gli abitanti della zona hanno udito un forte scoppio, poi si è alzata la colonna di fumo visibile a qualche chilometro di distanza. Ancora da chiarire le cause del rogo. Sul posto, oltre ai Vigili del Fuoco, i tecnici di Arpat per verificare eventuali ripercussioni ambientali.
EMPOLI - Su richiesta dell’Asl 11, il sindaco Brenda Barnini ha dato indicazione al corpo di polizia municipale di provvedere ad informare le popolazioni della zona, interessate da un’eventuale ricaduta di polveri provocate dai fumi del rogo, di “restare all’interno delle abitazioni con porte e finestre chiuse e di non consumare prodotti freschi degli orti di quella zona fino a nuova comunicazione”. Tutto questo per motivi precauzionali anche perché il fuoco è ancora attivo nel sito interessato dall’incendio.
PISANO - Ripercussioni anche in provincia di Pisa ed in particolare nel vicino Comune di San Miniato. Il sindaco Vittorio Gabbanini, così come quello di Empoli, su richiesta dell’Asl 11, ha dato indicazione al Comando Polizia Municipale di informare le popolazioni delle frazioni di Isola, Ponte a Elsa e La Scala.
DANNI - La combustione ha interessato un fabbricato di recente costruzione (capannone N) di quasi 3300 metri quadrati che conteneva cumuli di rifiuti stimati in circa 300 tonnellate e composti in prevalenza da: bombolette spray, solventi, plastica, pitture e vernici di scarto, rifiuti ferrosi e non, fanghi derivanti da lavorazioni
Il fuoco ha deteriorato la copertura del capannone formata da pannelli isolanti a strati di poliuretano sormontati da pannelli fotovoltaici. Non erano presenti coperture in cemento amianto. Data la notevole dimensione dell'incendio i vigili del fuoco hanno utilizzato anche l'acqua disponibile nei serbatoi interrati della ditta (circa 80.000 litri).
"ARPAT, si legge in una nota, ha svolto nel tempo diversi accertamenti su questo impianto d'importanti dimensioni sia d'iniziativa sia in collaborazione con altre autorità di controllo; l'Agenzia si è inoltre pronunciata per gli aspetti ambientali di propria competenza sulle fasi di ampliamento e modifica degli impianti dello stabilimento.
Per quanto verificato nel corso dei sopralluoghi effettuati dagli operatori ARPAT, i fumi sviluppati dall'incendio si alzavano per alcune decine di metri disperdendosi in base alla direzione dei venti, che è risultata variabile nell'arco di tempo degli accertamenti. Non si avvertivano particolari molestie olfattive o irritative determinate dal fumo".
