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Sabato, 27 Aprile 2024
Cronaca

Immigrati: diritto di voto, si preparano due proposte di legge

Il Presidente della Regione Toscana sostiene la campagna per il diritto di voto agli immigrati nati in Italia. Sì allo ius soli evitando il sistema a caste ante-Giolitti

Diritto di suolo e non di sangue, per chi ha visto trapiantate le proprie radice su una terra straniera con la speranza allignassero con dignità. Basare i requisiti per la cittadinanza sullo “ius soli” appunto, diritto e doveri in base a dove si nasce.  Per questo arriva una raccolta firme per due proposte di legge di iniziativa popolare a cui ha aderito anche il presidente della Regione Enrico Rossi. Ieri l’annuncio in piazza dei Ciompi accodandosi a L’Italia Sono Anch' Io, campagna promossa da 19 organizzazioni. Il Governatore era contornato e sostenuto dal presidente della provincia Barducci oltre a consiglieri, assessori e sindaci.

 “Credo che chi nasce in Italia- ha detto Rossi- debba diventare cittadino italiano". Insomma lo scopo è da un lato garantire il diritto di cittadinanza, evitando il proliferare di “apolidi”, e di conseguenza quella di assicurare il voto amministrativo agli immigrati. Sono già mille le sottoscrizione raccolte. "In Toscana - ha sottolineato Rossi -, ogni anno, più di 6000 bambini nascono da genitori stranieri su un totale di 33 mila nati: se non ci fossero questi bambini, la nostra popolazione regredirebbe. Bisogna in tutti i modi favorire l'integrazione dei bambini, dei ragazzi, dei giovani, facendo leva, per esempio, sulla sensibilizzazione e la formazione delle loro madri, come avviene in altri Paesi europei".

Il rischio senza diritto di voto sarebbe quello, sempre secondo Rossi, di far vivere i diciottenni nati in Italia da esclusi e avviliti, come fu nella condizione di caste dello Stato “ante-Giolitti”. Un percorso da intraprendere gradualmente. "Io non sono buonista - ha concluso il presidente -, sono per il rispetto della legge. So che l'integrazione non è cosa semplice, che le migrazioni provocano dolore e problemi per chi parte come per chi accoglie; ma so anche che questa è una sfida fondamentale".
 

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