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Cronaca

Vasi e dipinti rubati restituiti al proprietario

L'uomo ha mantenuto l'anonimato. Opere chiamate coi nomi di auto di lusso: per il caso denunciate nove persone

Sette dipinti, tra cui un'opera di Apollonio di Giovanni del XV secolo, e tre vasi cinesi, rubati da un'abitazione in Firenze nel giugno 2015, sono stati restituiti, a chiusura delle indagini, al legittimo proprietario, che ha chiesto di restare anonimo, dal Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Firenze. La presentazione delle opere recuperate è avvenuta ieri durante una cerimonia al teatro del Rondò di Bacco di Palazzo Pitti da parte del maggiore Lanfranco Disibio, comandante del Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale.

I dipinti e i tre vasi asportati da una abitazione privata sui lungarni di Firenze furono recuperati nell'ottobre del 2015. Successivamente per il furto sono state denunciate nove persone.

Le attività investigative, coordinate dalla Procura della Repubblica di Firenze, hanno consentito di recuperare dalla memoria di un telefonino di uno degli indagati ottanta immagini raffiguranti le opere presenti nell'abitazione del derubato e che in una di queste si notava chiaramente un guanto nero con il quale qualcuno sorreggeva un dipinto.

Acquisite le fotografie i militari si recarono presso l'azienda del derubato per mostrare quanto constatato e notarono che in uno degli uffici vi erano dei guanti in uso ai dipendenti identici a quello riprodotto nella fotografia. La particolarità della rifinitura del guanto era un chiaro indicatore che, all'interno dell'abitazione aveva avuto accesso qualcuno che aveva avuto rapporti di lavoro con l'imprenditore. 

Dalle investigazioni è emerso che gli indagati utilizzarono un linguaggio criptico per indicare le opere rubate e da piazzare sul mercato, ognuna delle quali veniva chiamata con un nome di famose autovetture di lusso. Accertati i fatti e le responsabilità dei singoli, nel corso delle perquisizioni delegate, l'intera refurtiva venne recuperata tra Firenze e Chiusi (Siena) e disarticolato il sodalizio criminale. Le nove persone sono state denunciate in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Firenze perché ritenute responsabili, a vario titolo, dei reati di furto e ricettazione. 

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