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Cronaca

Coronavirus, Nardella contro chi fa incetta di mascherine: “No ai furbetti, la Regione controlli”

Il sindaco su Facebook consiglia di andare in farmacia, e sulla ristorazione lancia la proposta del 'take away'

Stop ai furbetti delle mascherine, la Regioni controlli. Lo chiede il sindaco di Firenze Dario Nardella, nel giorno in cui è partita la distribuzione gratuita voluta dal governatore Enrico Rossi per contrastare il contagio del coronavirus, rivolgendosi direttamente anche ai fiorentini.

Davanti ai centri commerciali "ho saputo che già oggi (lunedì, ndr) si sono accalcate le persone" e che si sono "verificati casi di accaparramento".

Per questo, ha sottolineato durante una diretta Facebook questo pomeriggio Nardella, "voglio dire una cosa con grande chiarezza: cerchiamo di comportarci da persone serie, perbene, perché stiamo vivendo una situazione estremamente difficile, di emergenza. Assistere a casi di persone che ne prendono due, poi tornano per prenderne altre, approfittando del fatto che non c'è un controllo nominale, è un fatto sinceramente grave".

Il sindaco si riferisce alla distribuzione di fronte ai supermercati, perché in questo caso, a differenza che per la distribuzione in farmacia, come appunto detto il 'controllo nominale' non c'è. In farmacia invece tale controllo c'è perché per ritirare le mascherine (5 al giorno per un massimo di 30 al mese a cittadino, tutte gratuite) c'è bisogno del codice fiscale.

Da qui il doppio invito del sindaco, "da un lato alle autorità regionali, a controllare che non ci siano i furbetti delle mascherine. Dall'altro ai miei cittadini, a recarsi il più possibile nelle farmacie, dove con il tesserino sanitario si può controllare la distribuzione".

Regione e Comune invitano comunque tutti a non accalcarsi e ricordano che ci saranno mascherine gratuite per tutti, con la Regione impegnata a distribuirne 1,5 milioni al giorno in tutta la Toscana.

Nardella ha anche ricordato che per le persone con più di 65 anni continuerà la distribuzione gratuita a domicilio.

Nella diretta Facebook il sindaco ha parlato anche di molte altre questioni. Tra le altre, ha lanciato a Regione e governo la proposta di rendere possibile il take away su prenotazione per ristoranti, bar e altre attività della ristorazione come pasticcerie e locali vari.

“E' una misura che sarebbe opportuno adottare su scala regionale, con l'appoggio giuridico del Governo e del ministero dello Sviluppo economico, proprio per evitare iniziative che poi possano essere contraddette o risultare illegittime", sottolinea.

Aprire in sostanza alla vendita da asporto, permettendo "alle famiglie, alle persone che stanno a casa, di recarsi su appuntamento in un ristorante, un bar o in una pasticceria, prendere il prodotto ordinato e portarlo a casa". Sarebbe "un servizio in più, che si aggiunge alla consegna a domicilio, già oggi possibile".

Così, spiega il sindaco, "da un lato daremmo una mano a queste piccole imprese che sono in grandissima difficoltà, dall'altro un servizio in piu' per cittadini e famiglie”. Alla proposta avrebbero già espresso parere favorevole le associazioni di categoria.

Quanto al dibattito sulle scuole, il sindaco ha chiesto di ripensare alla possibilità, in forme che possano tutelare la sicurezza e la salute di tutti, forme e modalità per una riapertura anticipata.

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