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Cronaca

Commercio abusivo di pelle di pitone: imprenditore nei guai

Si tratta di un serpente in via di estinzione

Un imprenditore è stato denunciato dopo che nei giorni scorsi fiamme gialle e funzionari delle dogane dell'aeroporto Galileo Galilei hanno individuato un pacco proveniente da un deposito nei pressi di Firenze contenente accessori ed assemblaggi per borse con inserti in pelle di serpente per manici di borse di lusso per un committente statunitense.

Le successive analisi della merce sottoposta a sequestro hanno confermato che il materiale rinvenuto era stato ottenuto dalla lavorazione abusiva del “pitone reticolato”, specie inclusa nella convenzione di Washington e in via di estinzione.

Le fiamme gialle hanno identificato il responsabile della spedizione, un imprenditore fiorentino sessantenne, che dovrà rispondere del reato di esportazione e commercio illegale di animali protetti. Dovrà anche pagare una multa da 20mila euro.

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