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Cronaca

Bandiera neonazista in caserma, Pinotti offesa sul web: "Via alle denunce"

Lo riferisce il ministro sul suo profilo Facebook

Agli insulti online la ministra della difesa Roberta Pinotti ha risposto con un post sul suo profilo Facebook. "Lo squadrismo da tastiera di chi pensa di derubricare un fatto grave in una presunta gaffe storica o in una fake news non passerà sotto silenzio e tutti quei commenti che hanno passato il segno di una critica civile verranno sottoposti all’autorità giudiziaria", è quanto scritto questa mattina dalla ministra. 

Pinotti è stata accusata di aver fatto una gaffe per aver definita "grave" la presenza di una bandiera del Secondo Reich all'interno della caserma Baldissera dell'Arma dei carabinieri di Firenze. Sarebbe quindi intenzionata a denunciare chi ha esagerato sui social network per la posizione che ha preso in merito alla vicenda. "Da quel momento - ha scritto su Facebook - sono stata ricoperta da insulti e minacce di ogni tipo da parte di chi vorrebbe far credere che in realtà quella bandiera sia 'semplicemente un vessillo della Marina imperiale tedesca'. I simboli sono ciò che diventano e l’uso che se ne fa: con la caduta di Hitler tutto ciò che potesse richiamare il partito del Führer è stato vietato, ecco perché i neonazisti - per ovviare al divieto - hanno iniziato ad utilizzare il vessillo del Secondo Reich nelle proprie manifestazioni".

La ministra ha ricevuto solidarietà da parte del sindaco di Firenze Dario Nardella. Intanto sono stati pubblicati dei commenti al post in cui viene chiesto a Pinotti di ammettere di "aver sbagliato".

"L’antifascismo fa parte della storia dei carabinieri - ha scritto - e sono più di duemila gli uomini dell’Arma che hanno perso la vita in soli venti mesi di lotta partigiana. È anche per rispettare il loro sacrificio che dobbiamo denunciare e condannare ogni episodio riconducibile a nazismo, fascismo o antisemitismo".

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