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Cronaca

Dal volontariato giovanile alla lotta alle slot machine: i circoli Arci ripartono nel segno dell'innovazione

La presidente Marzia Frediani fotografa il momento attuale: "Rispondiamo al caro vita con più attività e maggiore partecipazione da parte della collettività"

Dopo due anni di pandemia che hanno messo a dura prova la loro stessa esistenza, i circoli Arci di Firenze sono pronti per ripartire nel segno dell'innovazione. Tra presentazioni di libri, dibattiti culturali e politici, attività per i più piccoli e le famiglie, serate di ballo, musica live e cene sociali, le case del popolo riprendono con forza la propria attività, puntando sul volontariato e su rinnovati gruppi dirigenti. E' quanto emerge da un questionario realizzato da Arci Firenze, sottoposto agli oltre 250 circoli che arricchiscono il territorio.

“I circoli non sono più solo un luogo di ritrovo solo per pensionati, ma anche per tanti ragazzi giovani e studenti, come testimonia il 22% delle Case del Popolo che dispongono di sale studio o biblioteche – commenta Marzia Frediani, presidente di Arci Firenze -. Con tanto volontariato abbiamo ripreso a fare tante attività in ambito culturale, sociale e ricreativo. Forse una grande lezione che abbiamo imparato dalla pandemia è l'importanza della prossimità, e i circoli rappresentano in pieno questa lezione, in quanto solo nel territorio di Firenze, escluso l'empolese, ci sono oltre 250 realtà, sparsi tra paesi e quartieri”.

E' soprattutto dopo l'emergenza Covid che i ragazzi si sono avvicinati di più alla realtà dei circoli, come sottolinea la presidente Frediani: “Dopo questo periodo stiamo notando che tanti giovani si avvicinano sempre di più ai nostri circoli. Talvolta perché rappresentano il luogo per dare espressione a cose che gli piacciono, come concerti e fare attività di loro interesse. Altre volte è anche un modo per partecipare e dare un contributo alla collettività. Vogliamo un avvicinamento e uno scambio generazionale. Questa ampia offerta di attività e di spazi polivalenti attrezzati è ben fotografata dal dato che racconta come l'89% dei Circoli intervistati dichiara di non avere attualmente spazi ancora non utilizzati. In pratica, questo vuol dire che sono davvero poche le stanze nei nostri Circoli attualmente per niente utilizzate settimanalmente da corsi, laboratori, cene sociali o attività culturali varie”.

La situazione però non è ancora tutta rose e fiori. Come tutti, anche i circoli stanno affrontando le difficoltà economiche legate alla crisi energetica e al caro vita: “Dopo due anni di Covid adesso ci troviamo ad affrontare un altro periodo non fiorente dal punto di vista economico. Essendo dei circoli non possiamo permetterci di alzare i prezzi, perché dobbiamo sempre mettere al primo posto l'accoglienza per i nostri soci. Ovviamente più riprendono le attività e più c'è partecipazione, di conseguenza anche il lato economico migliora”.

Infine, molta attenzione anche sull'aspetto delle slot machine, tema molto dibattuto negli anni: “I circoli hanno acquisito sempre più consapevolezza di cosa volesse significare tenere le slot al proprio interno, avviando quindi dei percorsi per diminuirle. Percorsi che stanno avendo i propri frutti, dato che attualmente solo il 15% dei Circoli di Arci Firenze ne ha ancora qualcuna al suo interno, un dato in sensibile calo rispetto ai circoli censiti appena nel 2020. Con la ripresa delle attività post-pandemia la speranza è che il numero di Circoli con slot machine possa assottigliarsi ancora di più”.

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