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Cronaca Stadio

Stadio, appello per salvare l'Artemio Franchi: “La Fiorentina deve giocare qui”

Le firme raccolte dal Comitato Vogliamo il Franchi: “Se la Viola va via si snatura il rapporto con la città e lo stadio cade nell'abbandono”

Restaurare lo stadio Artemio Franchi e fare in modo che la Fiorentina continui a giocare nello storico impianto. E' l'appello che arriva dal 'Comitato vogliamo il Franchi', promosso da Riccardo Catola e Alessandro Fiesoli.

La richiesta torna più pressante dopo che ieri il sindaco Nardella ha annunciato un programma in 4 anni per costruire il nuovo impianto nell'area attualmente occupata dalla Mercafir, a Novoli. Un 'piano' accolto positivamente dal presidente della Fiorentina Rocco Commisso, che sembra dunque sposare l'ipotesi Novoli, mettendo almeno per il momento in secondo piano l'opzione Campi Bisenzio e forse scartando definitivamente quella del recupero del Franchi (che sarebbe più complicata e costosa della costruzione ex novo di una nuova struttura).

“Continuano le adesioni all’appello per il restauro dello stadio Artemio Franchi. Segnaliamo tra le tante, oltre 100 nuove firme di professionisti, imprenditori, giornalisti, ex glorie Viola, tifosi. Si uniscono all’appello anche l'ex vicepresidente della Regione Toscana Simone Siliani, il cardiologo Andrea Ungar, l’ex assessore di Fiesole Paolo Becattini, l’architetto Vittorio Maschietto e tanti altri. Tra i primi firmatari i figli di Franchi, Giovanna e Francesco, Alberto Orzan (scudetto del ’56), Aldo Agroppi, Claudio Nassi, Raffaello Paloscia, Sandro Picchi, Claudio Carabba, il Console d’Ungheria Ferenc Ungar”, scrivono Catola e Fiesoli.

“Nel prendere atto dell'intenzione di Rocco Commisso di costruire un nuovo stadio, in superamento del suo primo progetto teso al restyling del Franchi, manteniamo aperta la nostra iniziativa contro i vincoli anacronistici che hanno impedito a Commisso di restaurare il Franchi, evitando altre gettate di cemento in città, e a salvaguardia del futuro dello stadio di Campo di Marte, a rischio abbandono”, aggiungono (sotto il testo completo dell'appello).

Appello e raccolta firme per salvare lo stadio Artemio Franchi

“Caro Sindaco, Egregia Soprintendenza, gentile dottor Commisso,

            per mille motivi, storici, affettivi e pratici, riteniamo che la casa della Fiorentina debba restare lo Stadio Comunale Artemio Franchi. I progetti di un nuova struttura a Novoli, tanto meno a Campi Bisenzio, non ci convincono. Allontanando società e squadra dalla loro sede naturale di Campo di Marte, dove convivono dal 1931, se ne snaturerebbe l’identità, alterando il rapporto con la città e la tifoseria.

            La realizzazione del progetto Novoli prevede annose lungaggini burocratiche, mentre quello di Campi Bisenzio addirittura trasferirebbe la Fiorentina in un altro comune. Sarebbe una Fiorentina di nome, ma non di fatto. Raggiungere quello stadio sarebbe per di più complicato e pericoloso considerate le condizioni della viabilità, con solo una strada a due corsie.

            Capiamo bene che il Comunale è manufatto di particolare valore, portatore di importanti innovazioni tecnico-artistiche. Si tratta però di un edificio che deve rispondere anche a criteri funzionali. Validi ieri, oggi non più.  Che per gli standard attuali il Franchi sia obsoleto è evidente. Ma rifiutarsi di restaurarlo, copertura totale compresa, significa abbandonarlo a un’inevitabile decadenza. Impensabile usarlo per altri scopi durante tutto l’anno.

            Mantenerlo in sicurezza solo per poche manifestazioni costerebbe un’enormità, uno spreco inaccettabile a carico dei fiorentini. Dunque per il Comunale si preparerebbe un destino prevedibile: sgretolamento strutturale, degrado, occupazioni, droga, violenze, come già a Roma allo stadio Flaminio.

            La strada del restauro è perciò obbligata. La Soprintendenza se ne faccia una ragione, Palazzo Vecchio anche. La nuova proprietà ha oltretutto il diritto di aver fretta. Un signore calato dagli Stati Uniti ha portato investimenti ed entusiasmo. Ma chiede rapidità di scelta. Perché rischiare di rovinare un rapporto iniziato nel migliore dei modi?

Invece di sognare a occhi aperti improbabili Olimpiadi, conviene fare scelte razionali e immediate che garantiscano alla Fiorentina la propria gloriosa residenza e ai tifosi il luogo del cuore dove andare alla partita, il teatro indimenticabile dove sono stati vinti due scudetti. Quando tra non molto a Campo di Marte arriverà la tramvia sarà un sollievo per il traffico e per i residenti.

            E’ comprensibile che alcune strutture del Franchi vadano salvate: la pensilina, le scale elicoidali e la torre di Maratona. Le curve possono invece essere sacrificate. In caso contrario lo stadio sarebbe abbandonato e uno stadio vuoto non servirà a nessuno, neanche a ricordarne i progettisti, gli eccellenti ingegneri Pier Luigi Nervi e Gioacchino Luigi Mellucci. Firmato ' Comitato Vogliamo il Franchi' ".

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