Affitti brevi e Airbnb, in Toscana sul web sono quasi 60mila

Proseguono dibattito e polemiche sul fenomeno Airbnb, che riguarda in realtà non solo la nota piattaforma ma tutta la galassia degli affitti brevi, esplosi da tempo - nonostante qualcuno avvisasse fin da subito del 'pericolo' - e di cui ora parlano tutti, tra l'inaugurazione di un nuovo studentato di lusso e il tentativo di vendere sul mercato le ultime case popolari rimaste in centro storico (con un inquilino che però è riuscito a stoppare i piani di Palazzo Vecchio).

Le ultime critiche di Confcommercio e Federalberghi, non proprio i più disinteressati al fenomeno Airbnb, sono arrivate al seguito delle dichiarazioni rilasciata dall'onorevole di Forza Italia Debora Bergamini lunedì scorso alla Camera.

“Bergamini parla di un mondo da favola che esiste solo nel suo immaginario, quando dichiara che le locazioni brevi sono l’ultimo degli ammortizzatori sociali", attacca il presidente di Federalberghi Toscana-Confcommercio, Daniele Barbetti.

“Stia tranquilla, nessuno intende limitare la proprietà privata, ci mancherebbe. Ma in un sistema d’impresa aperto e libero è sacro il principio dello 'stesso mercato, stesse regole'", rincara il direttore generale di Confcommercio Toscana Franco Marinoni.

Con quasi 60mila (59.058) unità locative offerte sul web (dati diffusi da Confcommercio-Federalberghi) la Toscana è del resto la regione con il più alto numero di annunci di locazioni turistiche sul portale Airbnb.

"Firenze (in percentuale, ndr) è al terzo posto nella classifica dei comuni turistici con maggiore offerta di alloggi disponibili per affitti brevi (se ne contano 8.454), subito dopo Roma (19.336) e Milano (12.264). La città è terza anche per il loro tasso di occupazione, pari all’83%. Vale a dire che oltre otto posti letto su dieci tra quelli disponibili nella rete degli affitti turistici brevi vengono effettivamente venduti ai turisti. Un tasso di occupazione superiore lo registrano solo Roma (88%) e Positano (84%)", si legge in una nota stampa.

Nel frattempo, in attesa di normative nazionali, prosegue l'iter in consiglio comunale per arrivare allo stop di nuovi affitti brevi nel centro di Firenze, nella cosiddetta 'area Unesco', quella all'interno della cerchia dei viali.