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Cronaca

Accoltellato ad Halloween davanti allo Yab, arrestato grazie a facebook

Scoperto l'aggressore del giovane accoltellato davanti alla discoteca Yab. Fondamentali i riscontri sul social network degli "Amici" di vittima e assalitore

Ormai si tagga tutto sui social network. Amici, conoscenti e nel giro di click, per certi aspetti, anche i colpevoli. Non solo foto, si capisce, ma anche commenti che sempre più spesso mettono nei guai politici, aspiranti a cariche nei servizi segreti e talvolta chi ha commesso reati. Il mondo social amplifica tutto; reti, connessioni e legami. Sia nel bene che nel male.
Lo scorso 31 ottobre mentre a Napoli un uomo veniva freddato da un killer mascherato per Halloween, a Firenze un ventenne albanese fu accoltellato dinnanzi  ad una discoteca del centro storico, lo Yab. Così intanto che il giovane si ammosciava su sè stesso, nel mezzo della coda, l’aggressore lasciava scivolare la lama a terra e si allontanava. Ora l’assalitore ha un volto, un nome e un cognome.
FACEBOOK -Grazie alle descrizioni dei testimoni e della vittima, rimasta ferita ad un polmone, la polizia è risalita fino ad 22enne egiziano residente a Sesto Fiorentino. Fondamentale per la sterzata decisiva la ricerca sui social netwok. Infatti il 22enne, che aveva contatti facebook con alcuni amici della vittima, è stato identificato anche grazie alle verifiche effettuate sul suo profilo telematico aperto sulla maxi piattaforma.

RANCORI - La vicenda era pregressa, come hanno dimostrato le modalità dell’accoltellamento. In base a quanto ricostruito, in passato il giovane albanese aveva avuto più volte a che fare con il suo aggressore, avendolo incontrato varie volte nel centro cittadino e in vari locali. Già pochi giorni prima del ferimento i due avevano avuto una lite dopo essersi incontrati per caso alla stazione di Santa Maria Novella.
Inoltre, sempre in base a quanto appreso, l'egiziano aveva già tentato di accoltellarlo la scorsa estate, durante un litigio all'interno di una discoteca fiorentina. Sempre in base a quanto reso noto, alcuni giorni dopo il tentato omicidio l'uomo sarebbe stato sentito da alcuni testimoni mentre ammetteva di aver colpito l'albanese con il coltello perché si era comportato male con lui, commentando la sua azione con la frase "se l'è meritata". Ora è accusato di tentato omicidio.
 

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