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Storie

In Lunigiana c’è un bar che non fa caffè. E che ha inventato un drink dalla storia mitologica

Insegna storica di Pontremoli, il Bar Luciano è il luogo dove è stato creato nel 1977 il mitico aperitivo Bianco Oro da Luciano Bazzigalupi. Oggi il figlio Roberto, attuale proprietario, ci racconta tutta la storia e ci spiega perché non fa più caffè da 10 anni

In Piazza Duomo a Pontremoli, piccolo paese in provincia di Massa Carrara in quella terra di mezzo tra Toscana e Liguria che si chiama Lunigiana, c’è un bar che resiste da prima della Seconda Guerra Mondiale. Un luogo mitico che ha fatto la storia dove, dal 20 novembre 1977 si serve il solito aperitivo: il Bianco Oro.

L'ingresso del Bar Luciano di Pontremoli

La storia del Bar Luciano a Pontremoli

Il Bar Luciano, che prima forse si chiamava Bar Sport, nasce nel 1943 dai fratelli Luciano e Alvaro Bazzigalupi. Un anno conosciuto per i tragici eventi dell’armistizio dell’8 Settembre che divise l’Italia. Il bar chiuse, Pontremoli fu bombardata essendo snodo dove passava la ferrovia della Cisa. Una volta finita la guerra il bar riaprì, andando avanti fino a quando i due fratelli non si separarono. Alvaro aprì la gelateria che tutt’ora porta il suo nome, poco distante dal centro storico, e il bar rimase in mano all’altro fratello. Il locale è poi passato nelle mani del figlio Roberto, oggi titolare dell’attività, che iniziò a lavorarci nel 1972 appena finito il militare. Era quindi presente quando il padre ebbe l’idea geniale di inventare questo cocktail che ha riscosso un successo inaspettato.

Roberto Bazzigalupi con il Bianco Oro

L’invenzione dell’aperitivo Bianco Oro: cos’è e come viene fatto

“Nel 1977 la Misericordia decise di consegnare a mio padre la medaglia d’oro dopo 50 anni di servizio volontario. Così lui decise di creare un cocktail per festeggiare”, racconta Roberto Bazzigalupi a CiboToday. E dopo diverse prove venne fuori il cocktail sperato che fu servito il giorno della Madonna di San Luca, la terza domenica di novembre. Il 20 novembre 1977 nasce l’inimitabile Bianco Oro, che deve il nome alla medaglia d’oro. “Io già lavoravo con lui. Quella mattina offrimmo un aperitivo e al Bar Luciano c’era il mondo: gli amici di sempre, il consiglio della Misericordia e tanti scrocconi”.

Si tratta di un aperitivo poco alcolico a base di spumante con un’aggiunta di una miscela segreta composta da 4 liquori in percentuale diversa. Chi conosce la ricetta? Solo Roberto e il nipote, che un giorno vorrebbe prendere in mano l’attività. “Prepariamo la miscela in cantina (di cui solo noi due abbiamo la chiave) e la portiamo al bar nelle bottiglie da litro. Poi al momento del servizio la uniamo allo spumante”, spiega il titolare.

L'aperitivo con il Bianco Oro in Piazza Duomo a Pontremoli

Il successo dell’aperitivo Bianco Oro del Bar Luciano e la registrazione del marchio

Per far conoscere la loro invenzione il signor Luciano investì in pubblicità sulla radio locale, ma senza ottenere risultati. È con l’era di internet, dei cellulari e dei social network che inizia il passaparola tra i giovani e il successo del cocktail. Il Bianco Oro diventa famoso nella zona e qualcuno prova maldestramente a imitarlo fino a quando Roberto non decide di registrare il nome per ottenerne il brevetto. “Ci fu un episodio che mi colpì e decisi di registrarlo. C’erano dei concorrenti (un bar nell’altra piazza e uno in periferia) che facevano anche loro questo aperitivo, la ricetta ovviamente era diversa ma lo chiamavano con lo stesso nome. Un giorno erano venuti due clienti: un amico e uno che non conoscevo. Gli ho chiesto se volessero il Bianco Oro e il primo disse di sì mentre il secondo che l’aveva già bevuto ma non gli era affatto piaciuto”.

Quindi gli chiese se l’avesse bevuto nel suo bar, e lui gli disse che in realtà l’aveva assaggiato in un altro bar. E allora Roberto gli disse di provare il suo, l’originale. Morale della favola? Ne ha bevuti tre. “E così decisi di registrare il nome. Era il 2008, si registra ogni dieci anni, adesso aspetto il 2028… ma spero di registrarlo fino al 2058!”.

Le coppe dove viene servito il Bianco Oro

Il bar che dice sì all’aperitivo e no al caffè: come mai al Bar Luciano non si può più ordinare un espresso

Cosa c’è, oltre al Bianco Oro di particolare nel bar di Roberto? Non fanno caffè da 10 anni. “È una scelta di vita. Semplicemente, per oltre 40 anni mi sono svegliato alle 6 per venire a fare le colazioni e quando sono andato ‘in pensione’ ho detto basta perché ero troppo stressato”. Roberto ha 74 anni e, come dice, la sua parte l’ha fatta. Così da 10 anni ha deciso di cambiar vita e orari: si sveglia alle 10, apre alle 10.30 del mattino fino all’ora di pranzo. “Quando è finito l’aperitivo chiudiamo e andiamo a casa anche noi a mangiare e riposarci. Poi alle 17 riapriamo e ripartiamo con gli aperitivi fino al massimo alle 21”, ci racconta. Questa è la routine, dal martedì alla domenica mattina poi si chiude domenica pomeriggio e lunedì. “Adesso, almeno che non ci sia da dare una mano alla mia collaboratrice, il mio lavoro consiste in starmene seduto e accogliere i clienti, parlarci e raccontarli tutte queste storie che ho raccontato a voi”.

Macchina del caffè spenta al Bar Luciano

Foto di Lunigiana World

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