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Loris Pinzani, nato nel 1963 a Firenze, dove vive. Laureato in psicologia presso l'Ateneo fiorentino, specialista in psicologia clinica. Svolge attività di psicoterapia a Firenze e Roma. Coordina intensa attività di ricerca in ambito clinico, ha individuato e teorizzato le componenti del "Processo Anevrotico Terapeutico" PAT; autore di saggi di psicologia clinica, in cui ha teorizzato la metodica riabilitativa, isolandone le componenti. Autore di pubblicazioni specialistiche, è redattore rubriche di psicologia presso reti televisive, direttore scientifico de ilgiornaledipsicologia.it , componente del comitato di redazione della testata neuroscienze.net , consulente di psicologia su reti televisive e radiofoniche. Su Firenzetoday tratterà argomenti di psicologia e psicoterapia legati ai fatti di cronaca e risponderà alle domande dei lettori in "Attualità" e "Psicologia". info@loris-pinzani.it www.loris-pinzani.it Recapito telefonico 3341116316

Psicologia: nel cuore della mente

Le battaglie di Alex Zanardi e la nostra rivincita

L'analisi del dottor Loris Pinzani

La psicologia di qualche decennio fa ha distinto il comportamento di rischio in quello di reperire ansia in modo distruttivo, tramite un pericolo complesso e disarticolato ed il rischio che potremmo definire costruttivo e rispettoso di una convivenza sociale. Certamente quest’ultima porta a una vitalità che consente di reagire alle avversità dell’esistenza. Alex Zanardi incarna questa condizione e lo ha dimostrato, opponendosi in modo straordinario alle difficoltà che ha avuto finora: la capacità umana che affiora provoca il fascino che l’uomo avverte rispetto alla reazione alle difficoltà. L’individuo è incredibilmente attratto dai propri simili ed in essi da alcune caratteristiche presenti nella loro condizione esistenziale, tra queste quella di reagire alle difficoltà.

Ogni disagio nasconde una paura, in essa il timore che sopraggiunga qualcosa che stabilisca la propria fine è sancisca l’inefficacia rispetto ad una vita e una realtà che consideriamo inconsapevolmente sovrastante, al di sopra delle nostre forze. È qualcosa che rappresenta la sconfitta di un’esistenza che non si è mai capita sino in fondo dal momento che è per sua natura è incomprensibile, di fronte alla quale ognuno si trova semplicemente impreparato.

Proprio questo è l’argomento per comprendere quanto coinvolga ognuno di noi l’ultimo incidente di Alex Zanardi. Per questi motivi questo evento tanto quanto le sue precedenti difficoltà, appare una persecuzione e lui una vittima, ma ognuno di noi gli somiglia in molti aspetti. La differenza è il suo essere vittima, vincente e ribelle alla propria storia di vita. Ognuno di noi si sente vittima spesso, rivendicando la propria difficoltà ogni qualvolta che veda qualcuno come Alex che abbatte il confine di un limite inverosimile da sconfiggere. Tutto questo ancor più quando accade vicino topograficamente alle nostre vite, nella nostra stessa Regione Toscana. Certo è che in ogni occasione in cui un uomo sconfigge un pericolo, ognuno matura il desiderio di fare altrettanto e proprio questo sollecita una possibilità a cui attingere. Anche per questo l’uomo Alex, in un certo senso, ha già vinto. Lo ha fatto molte volte: in ognuna era parso sconfitto.

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