Abusi sessuali sui bambini: quanto è grande il danno psichico?
L'analisi del dottor Loris Pinzani
Il risultato psicologico dell'atto di abuso sessuale sui minori è un'autentica devastazione della struttura mentale. Probabilmente la stessa normativa, non riesce ad avere contezza di un disastro perpetrato in modo continuativo all'interno della collettività. Quello degli abusi sui minori è un argomento di eccezionale gravità ed estremamente attuale.
Nonostante ormai sia chiaro che le conseguenze siano devastanti per le vittime, il crimine continua ad essere agito senza che si individui una reale attenuazione del fenomeno. In effetti un gran numero di abusi ai danni di minori viene taciuto alle autorità per motivi legati al pudore, alla vergogna di essere oggetto di una violenza aberrante, nel segreto timore di
non essere sufficientemente difesi, dal momento che la stessa società che contiene l'orco non è in grado di tutelare colui che lo subisce.
Il risultato di un simile misfatto è l'intensa destrutturazione psichica della vittima con la conseguenza di una psicoterapia dove vengano riportate alla luce le condizioni psichiche inevitabilmente prodotte dal trauma che spesso si è ripetuto nel tempo. In questo modo un atto criminale assume la veste di una condotta terribile, che muta nell'intimo la condizione
mentale di chi ne sia vittima; in esso ha luogo una distorsione che si esprime per il resto dell'esistenza.
Le conseguenze sono generalmente disastrose, con tratti spesso gravissimi e ripercussioni di varia entità, che tendono ad essere permanenti nel protrarsi della vita, complice la distruzione di una intimità fragile, tipica dell'età della vittima; ed è proprio il minore che è portato a sentirsi colpevole, responsabile dell'atto subito. Egli si svaluta psicologicamente, fino a sentirsi responsabile di quanto è avvenuto, coinvolto in un paradosso in grado di condizionare il resto dell'esistenza, almeno fin quando non intervenga una psicoterapia in grado di ripristinarlo.
Nella psicologia rivolta alla cura dei soggetti abusati affiora con grande evidenza il disagio dei soggetti colpiti. Le conseguenze sono legate a difficoltà depressive con ansia e sensi di colpa violenti che, per quanto irrazionali, sono vissuti con forza straordinaria. A riprova del fatto che la mente segue criteri completamente diversi da quelli della consapevolezza, spesso l'abusato si sente colpevole di aver provocato l'azione dell'altro, verso cui esprime talvolta un incredibile e paradossale senso di protezione, nell'idea di aver provocato la sua molestia. Tutto in percorsi mentali tormentati ed incessanti.
Spesso questa condizione si protrae nel resto dell'esistenza, manifestandosi in una miriade di circostanze di disagio, in cui la vittima si sente colpevole di quello che egli stesso ha subito e che produce in lui emozioni dolorose quanto taciute.
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