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Sabato, 27 Aprile 2024
Arte: i tesori di Firenze

Arte: i tesori di Firenze

A cura di A cura di Rosanna Bari (Giornalista pubblicista e guida turistica qualificata di Firenze)

Elettrice Palatina: salvò il patrimonio artistico di Firenze

A cura di Rosanna Bari

Il 18 febbraio 1743 moriva Anna Maria Luisa de' Medici (1667-1743), ultima erede della potente dinastia fiorentina. Secondogenita del Granduca Cosimo III, è ricordata col titolo di Elettrice Palatina dopo il matrimonio con Giovanni Guglielmo del Palatinato, principe tedesco appartenente al collegio elettorale a cui spettava, nel Sacro Romano Impero, l'elezione dell'imperatore.

Fu lei che, nel 1737, alla morte del fratello Gian Gastone ultimo granduca Medici, stipulò con gli Asburgo-Lorena, che subentravano al governo del Granducato di Toscana, il famoso "Patto di Famiglia". Anna Maria Luisa, ponendo l'essenziale condizione che nessun oggetto venisse mai sottratto, trasmise ai Lorena l'immensa collezione di opere d'arte dei Medici composta da statue, dipinti, oggetti preziosi, maioliche, reperti egizi ed etruschi oggi esposta nei più importanti musei di Firenze: Uffizi, Palazzo Pitti, Bargello, Museo Archeologico. Con questo patto, ella legò il patrimonio artistico e culturale della sua famiglia alla città di
Firenze per essere da tutti fruito, fiorentini e visitatori, coniugando così, la sua cultura e la sua lungimiranza, in un grande atto di generosità per la sua città e per il mondo intero. 

Il Granduca Cosimo III e la moglie Marguerite Louise d'Orleans avevano avuto tre figli: Ferdinando, Anna Maria Luisa e Gian Gastone, nessuno di loro, però, aveva lasciato eredi. Questo segnò in modo irreversibile il destino del granducato e, con la morte di Anna Maria Luisa, anche la fine della dinastia dei Medici principale protagonista, per circa tre secoli, della vita sociale e politica di Firenze.

L'Elettrice Palatina fu sepolta, assieme a tutti gli altri membri della sua famiglia, nella cripta delle Cappelle Medicee dove, accanto alla lapide, una scultura in bronzo di Alfonso Boninsegni ne ricorda l'immagine. L'opera, a grandezza naturale, è stata fusa nel 2004 e donata al Museo dagli eredi dell'artista che ne aveva realizzato il modello nel 1946, per celebrare la più importante e indimenticabile figura femminile della magnifica storia di Firenze.

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