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Marco Bracci, un fenomeno anche in panchina

L'ex schiacciatore originario di Fucecchio è alla guida dalla scorsa estate della FGL Castelfranco, formazione pisana capolista del proprio girone in B1

Appendere le ginocchiere al chiodo non significa necessariamente rinunciare ai sogni di gloria nella pallavolo. Si può essere talenti in campo, ma anche fuori dal campo e una testimonianza lampante di tutto questo è la carriera di alcuni fuoriclasse che hanno fatto parte della cosiddetta “generazione di fenomeni”. Con queste tre parole sono stati identificati i giocatori che hanno reso grande l’Italia pallavolistica negli anni Novanta del secolo scorso, andando a costituire l’ossatura della Nazionale. Tra di loro c’era Marco Bracci, schiacciatore originario di Fucecchio che ha vinto praticamente tutto fino al 2005, anno in cui si è ritirato.

Sei scudetti, sei edizioni della Coppa Italia, una Supercoppa Italiana, 4 Champions League e 4 Coppe CEV, solo per citare i suoi principali trionfi che hanno reso grandi piazze come Modena, Parma, Roma e Macerata. In maglia azzurra, poi, ha contribuito alla conquista di Europei, Mondiali e due medaglie alle Olimpiadi. Ora che è un allenatore, sta dimostrando di essere ugualmente all’altezza. Attualmente Bracci guida la FGL Castelfranco, formazione pisana che è prima in classifica nel girone D della Serie B1 di volley femminile.

I 25 punti sui 30 disponibili testimoniano un predominio netto, appena sporcato dall’ultima gara che ha concluso il 2023, la sconfitta sul campo della Lucky Wind Trevi, il primo ko stagionale. Le ambizioni del club toscano rimangono comunque altissime e c’è da scommettere che la FGL proverà a conquistare l’A2 fino all’ultimo (lo scorso anno la squadra l’ha sfiorata al termine dei play-off). La carriera da tecnico di Marco Bracci è iniziata nel 2006, come collaboratore dell’ex ct della Nazionale femminile, Massimo Barbolini.

Ha poi guidato la Volley Lupi Santa Croce, affrontando per la prima volta il campionato di B1. Nella stagione successiva è stato ingaggiato in A1 dal San Casciano, prima di sperimentare l’A2 con il VolAlto Caserta. È stato anche vice di Marco Mencarelli alla Savino del Bene in A1, mentre nelle ultime due stagioni è stato in panchina a Marsala (A2). L’approdo, la scorsa estate, a Castelfranco di Sotto è la conferma che lontano dalla Toscana non riesce a stare: il sogno si chiama Serie A, impreziosito da quello che potrebbe essere il definitivo salto di qualità.

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