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Bundu shock: "Lascio la boxe, non ho più motivazioni"

Il pugile fiorentino verso l'addio dopo il ko negli Stati Uniti

“Ho sempre detto: quando prenderò le botte sul serio, smetterò. Spence non mi ha inflitto una punizione, ma il ko è stato davvero brutto. Se me lo chiedi ora, ti dico: smetto". Sono le parole che ha rilasciato il pugile fiorentino Leonard Bundu al sito Boxe Ring Web. "Mi mancano le motivazioni - ha spiegato - finora mi faceva andare avanti una domanda: dove posso arrivare? Ora conosco la risposta. Thurman mi ha sconfitto nettamente, Spence altrettanto. L’europeo mi ha dato la spinta per spingermi fino a cercare il mio limite. Oggi non ho più la voglia di prima. Non reggerei più i sacrifici, non sopporterei le privazioni. Al momento so che non mi va di faticare per questo. Sono incappato in due grandi campioni. E ho avuto anche la sfortuna di battermi in una categoria bastarda, quella che forse ha i migliori pugili in circolazione”.

Nell'intervista Bundu fa anche un bilancio della sua carriera:  “Sono soddisfatto di quello che ho avuto", ha spiegato. E sul futuro: “Sono ancora negli Stati Uniti, mi sto guardando in giro. Magari trovo davvero l’America… Dicono che da queste parti ci sia sempre la grande occasione ad aspettarti. Mi piacerebbe fare il cuoco, un 'Ristorante da Bundu' lo vedrei bene. Ma potrei anche rimanere nell’ambiente, fare il maestro, aprire una palestra. La verità è che ci sto ancora pensando. Non so dirti cosa farò da grande. Dopo venticinque anni di pugilato non è facile scegliere un nuovo percorso.”

Individua il momento più bello della carriera nella “conquista del titolo europeo e le difese che ne sono scaturite", che definisce "belle sensazioni, indimenticabili”. Il più brutto, per Bundu, è stato proprio "quando ho subito il ko da Spence. È stato il momento in cui ho visto tutto chiaro: “Leo hai finito di sognare”. Quel knock out ha significato tante cose, la più importante è stata il segnale di svolta. Era tempo di cambiare vita. E' stato brutto perdere così, ma è stato allora che tutto è diventato più chiaro. Sono diventato grande e devo pensare a cosa fare del mio futuro.”

A novembre Bundu compirà 42 anni: “Sono stati anni meravigliosi. Per questo devo dire grazie alla boxe, ma soprattutto grazie alla mia famiglia. A mia moglie, ai bambini, a mia madre. Mi sono stati accanto nei momenti belli e in quelli brutti, mi hanno regalato una grande forza. Devo ringraziare il maestro Alessandro Boncinelli che ha saputo guidarmi sin da piccino, proteggendomi dai pericoli. Aveva visto del talento, ma non voleva che facessi il passo più lungo della gamba. Fino a quando non è stato certo che avessi la mentalità giusta, mi ha consigliato di non passare tra i professionisti. Ringrazio la gente di Cisterna che mi ha accolto facendomi sentire a casa, in particolare il maestro Luigi Montesano e il preparatore Giuseppe Ardagna. Dico grazie al mio organizzatore Mario Loreni e al match maker Alessandro Ferrarini. Tutti hanno contribuito alla mia carriera”.

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