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La ricerca del tartufo è diventata Patrimonio Unesco

Per la vicepresidente e assessora all’agroalimentare Stefania Saccardi è un altro successo per la Toscana

“Un’altra perla, che onora e rafforza l’immagine internazionale della Toscana. Il tartufo e il suo mondo sono una grande eccellenza del nostro territorio, raccontano una storia, sempre rinnovata, di saperi, di qualità, di tradizioni e di gusto.” Così la vicepresidente e assessora all’agroalimentare, Stefania Saccardi, commenta il dell’Unesco all’iscrizione della “Cerca e cavatura del tartufo in Italia: conoscenze e pratiche tradizionali” nella Lista rappresentativa del Patrimonio culturale Immateriale Unesco. 

“Ma anche le più grandi tradizioni - continua Saccardi, che è stata di recente nominata ambasciatrice del tartufo a San Miniato – hanno bisogno di sostegno e di politiche che ne assicurino  la continuità. Non a caso  quest’anno abbiamo aumentato di 120mila euro le risorse destinate al bando rivolto ai Comuni per le attività di promozione e valorizzazione del tartufo e alle associazioni dei tartufai per attività di miglioramento delle tartufaie, portando l’ammontare complessivo a 210mila euro. Il tartufo è già ora un grande attrattore di turismo enogastronomico di alto livello, e quindi creatore di lavoro e di ricchezza, e questo riconoscimento, oltre a renderci orgogliosi, non fa che confermare e rafforzare anche questa vocazione toscana”.

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