Rificolona, storia di un'antica tradizione
Come nacque la famosa storia fiorentina che si celebra il 7 settembre
Una delle più antiche e tradizionali deste della città di Firenze è quella della Rificolona che si festeggia il 7 settembre di ogni anno. Fin dalla metà del '600 in questo giorno avveniva il pellegrinaggio di tanti contadini e montanari che con le mogli sencevano in città per rendere omaggio, il giorno successivo, alla nascita della Madonna in piazza Santissima Annunziata, illuminando il loro cammino con piccoli lampioncini fatti a mano dagli stessi pellegrini e cogliendo anche l'occasione per portare i loro prodotti che avrebebro ventuto al mercato (la Fierucola). Le contadine e montanare erano oggetti di particolari e allegre canzonature da parte dei giovani fiorentini che si riversavano in piazza chiamandole fierucolone sia per la partecipazione alla Fierucola sia per l'aspetto rustico che per il loro abbigliamento. Da questo duplice aspetto della storia è nato il termine Rificolona e nel tempo quelle lanterne sarebbe state sostituite dalle famose luci di carte - le rificolone - e portate a spasso dai bambini la sera del 7 settembre per le strade di Firenze.
Durante gli anni ’50 la festa della Rificolona si svolse anche sull’Arno, precisamente nel tratto fra Bellariva e la pescaia di San Niccolò. E, allora come oggi, i bambini cantavano la celebre filastrocca che tutti a Firenze consociamo: “Ona ona ona, ma che bella rificolona, la mia l’è co’ fiocchi, la tua l’è co’ pidocchi”.
Gli eventi in città
Foto di una passata edizione della Rificolona, la foto ritrae la consueta festa in piazza della Santissima Annunziata, dove, grandi e bambini si danno appuntamento per festeggiare sfoggiando la Rificolona più bella.
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