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L'incredibile storia di Jedd: 1700 km dall'Inghilterra in Italia per tifare San Donato Tavarnelle

Un amore per i colori gialloblu sbocciato grazie al videogioco Football Manager

“Ciao, mi chiamo Jedd Cooley, abito in Inghilterra e vorrei acquistare una maglia del San Donato Tavarnelle”. È cominciata con questo messaggio l'incredibile storia tra un tifoso inglese della contea del Wiltishire e il San Donato Tavarnelle, squadra fiorentina che quest'anno milita nel campionato di Serie C per la prima volta nella sua storia. Un messaggio insolito per una squadra di un paese che conta 7500 abitanti. Ma la passione per il calcio, quello verace e genuino, non conosce ostacoli.

Così, da quel messaggio, la società gialloblu ha cominciato a informarsi sul perché un inglese, che abita a oltre 1700 chilometri di distanza, seguisse il San Donato Tavarnelle. Fino ad arrivare alla scorsa domenica, dove Jedd ha preso un aereo fino a Pisa e da lì, in treno, ha raggiunto lo stadio Brilli Peri di Montevarchi per vedere dal vivo la sua squadra del cuore giocare contro il Siena. 

La storia assume un contorno ancora più magico se si pensa che il tutto è nato grazie a Football Manager, il noto videogioco manageriale di calcio dove si sceglie una squadra da allenare per portarla ai successi più importanti: “Con i miei amici stavamo cercando una squadra che giocasse una categoria inferiore alle solite Premier League o Serie A – racconta Jedd – e così ci siamo imbattuti nel San Donato Tavarnelle. Da quel momento ho cominciato a informarmi sulla storia della società e ne sono rimasto affascinato”.

Quello di Jedd è stato un sogno che si realizzava. Domenica è stato accolto dalla squadra, che gli ha regalato la maglia di Ubaldi, uno dei suoi giocatori preferiti: “Quando sono arrivato allo stadio ero emozionato, perché finalmente ero lì dopo mesi in cui parlavo con la squadra tramite i social. Mi hanno fatto sentire a casa, dandomi il benvenuto e presentandomi tutte le persone coinvolte nel club, dal presidente Bacci ai giocatori, raccontandogli la mia storia”.

Oltre ai saluti e gli scambi di sciarpe, la società ha voluto sapere come stesse andando la carriera virtuale di Jedd col San Donato. Un percorso che ovviamente la squadra fiorentina si augura di fare: “Nel videogioco sono arrivato al 2036, riuscendo a vincere tutto con questa squadra – racconta scherzosamente Jedd -, facendo diventare alcuni giocatori leggende di questo club”.

I coloro gialloblu sono da sempre nel destino del tifoso inglese, che in Inghilterra milita in una squadra dilettantistica, il Dilton Marsh Wanderers, che tra i propri colori ufficiali, annovera anche quelli del San Donato Tavarnelle: “Sono un grande tifoso dell'Arsenal, ma seguo anche l'Oxford United perché è stata la prima squadra inglese che ho visto dal vivo dello stesso colore del San Donato, colori che anche la squadre nella quale gioco indossa. Adesso voglio cercare di organizzare una partita amichevole tra il San Donato e la mia squadra, sarebbe una storia ancora più folle”.

Un primo incontro ma sicuramente non l'ultimo quello tra Jedd e la squadra fiorentina, che da novembre scorso ha guadagnato un tifoso in più: “La speranza è che il club possa riuscire nell'obiettivo di salvarsi e mantenere la categoria. Io tornerò a vedere una partita la prossima stagione, con mia moglie le mie due bambine e un piccolo tifoso gialloblu in arrivo”.

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