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Martedì, 19 Marzo 2024
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Pizzeria Starita, una fetta di Napoli a Firenze | FOTO

La storica, e pluripremiata, pizzeria napoletana ha aperto a Firenze il suo quarto locale italiano dopo Napoli, Torino e Milano

Arancini, frittatine di pasta e fiori fritti, le corna di Maradona e ovviamente le pizze di Antonio Starita che a quasi 80 anni continua a impastare, stendere e farcire. A Firenze, in via San Gallo, il 25 novembre, aprirà la sede numero cinque della storica pizzeria napoletana.

La storia di Starita inizia nel 1901, nel quartiere Materdei di Napoli, da cantina, aperta da Alfonso Starita, si trasforma in locale aperto alla degustazione di vini e cibi tradizionali su idea del figlio Giuseppe. A portare avanti l'attività di famiglia oggi ci sono Don Antonio e i figli, Peppe e Mena, e insieme hanno conquistato anche gli Stati Uniti: nel 2012 hanno aperto la loro pizzeria a New York.

Per Don Starita tutte le pizze sono buone, anche quelle fatte in casa, "perché la pizza è famiglia, convivialità", ma quella napoletana va custodita e tramandata proprio come tutte le ricette tradizionali. Il Cavalier Antonio Starita è il vice presidente dell’Associazione Pizzaiuoli Napoletani, che tutela la vera pizza napoletana ed è anche Presidente de "Le Centenarie" - progetto di cui è stato l'ideatore - che racchiude le 10 pizzerie più antiche di Napoli con l’obbiettivo di formare le nuove generazioni di pizzaioli e al tempo stesso di dare visibilità alle realtà storiche.

La pizzeria, in via San Gallo 2r, aprirà al pubblico il 25 novembre e sarà aperta sia a pranzo che a cena. Non c'è la possibilità di prenotazione.

Startita, la pizza di Napoli a Firenze

Cosa mangiare da Starita

Non solo pizza, anche se è la regina del menù, ma anche i tipici fritti napoletani (crocché di patate, la frittatina di pasta, il fiore di zucchina mbuttunato). "Quattro città, una sola famiglia e una sola pizza, è il nostro motto - ha spiegato Antonio Starita -.  Con materie prime di qualità e rispetto per l’artigianalità dell’impasto, la vera pizza napoletana non necessita d’altro". L'impasto lievita dalle 10 alle 24 ore, si presenta con il cornicione alto ma non troppo e morbido il giusto ed è cotta rigorosamente nel forno a legna.

Tra i gusti più amati e più tradizionali c'è la marinara, la preferita dalla madre di Antonio: una pizza rossa, con pomodoro, aglio, origano, datterino, pecorino romano e pepe. Come non parlare della Montanara, impasto fritto condito da sugo di pomodoro, provola affumicata, pecorino romano e basilico fresco, del classico calzone con ricotta, salame, fiordilatte, pomodoro, pepe e basilico o delle Corna di Maradona impasto della pizza (a cui viene data la forma delle corna) ripieno di ricotta, pepe e ciccioli napoletani. Per concludere in golosità gli Angioletti: pasta fritta con cioccolata o crema di pistacchio.

In basso Antonio Starita con il forno della pizzeria in via San Gallo

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