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Le migliori 101 bistecche al mondo: tre sono nel Fiorentino

Prima delle italiane, la Trattoria dall'Oste passa al 27esimo posto mondiale. Il titolare Belperio: “Valorizziamo il prodotto certificato lungo l’intera filiera”. Tra le prime del ranking mondiale, una napoletana, tre toscane e una milanese

"101 World Steak" premia le migliori bistecche al mondo e nella classifica delle migliori sono cinque quelle italiane di cui ben tre toscane, anzi, fiorentine. Al 27esimo posto la Trattoria dall'Oste, che solo in un anno ha scalato ben 15 posizioni, poi al 29esimo posto della Braceria Bifulco di Napoli, il 45esimo posto dell'Antica Macelleria Cecchini di Panzano in Chianti (Firenze), l'Osteria di Nandone a Scarperia e San Piero (Firenze) al 91esimo posto e il ristorante Asina Luna a Milano al 100esimo.

“È un traguardo che ci rende orgogliosi – sottolineano Antonio Belperio e Carmine Bellino, titolare e responsabile marketing della Trattoria dall'Oste – e che ci spinge a continuare sulla strada della qualità. Vogliamo condividere questo riconoscimento con la città di Firenze, capitale della bistecca, così come con i nostri fornitori, collaboratori e clienti”.

Il successo della Trattoria dell'Oste

Nel panorama della bistecca alla fiorentina, si sono imposti come artefici di una valorizzazione della carne certificata fino a raggiungere il traguardo delle centomila bistecche l’anno servite nei 4 punti vendita (due in via Alamanni, uno in via de’ Cerchi e uno in Borgo San Lorenzo). Il concept si ispira alle steak house di livello internazionale e il raggiungimento di numeri importanti si spiega con la volontà di aprirsi a un'ampia platea di pubblico per diffondere la cultura della carne ricercando un equilibrio tra grandi numeri e cura del dettaglio.

La carne di manzo non solo è declinata nelle varianti più diverse, ma soprattutto con un’attenzione estrema alla varietà italiane ed estere. Insieme a Chianina, Marchigiana o Romagnola, il menù comprende infatti il Black Angus, le più pregiate razze serbe o spagnole (inclusa la Rubia gallega) fino al Wagyü, sia quello italiano (prodotto in Italia da una sola azienda, la Ca' Negra di Venezia) sia il Kobe giapponese, della rara qualità Miyazaki premiata tre volte come miglior carne di tutto il Giappone.

Un carnet di almeno 12 diverse razze, da raccontare prima ancora di far degustare. Il taglio e la cottura sono importanti, così come pezzatura e frollatura. Ma non basta. “Alla base di una buona bistecca alla fiorentina – spiegano dalla Trattoria dall’Oste – c’è un altro fattore, più importante: la passione per la carne di qualità, quella curiosità che tutte le mattine ci spinge a metterci in auto e macinare chilometri per ricercare gli allevamenti etici e sostenibili, a rivolgerci ai fornitori e ai selezionatori più qualificati. Lo consideriamo un investimento culturale”.

La Trattoria dall’Oste serve carne certificata dal consorzio di tutela del Vitellone bianco dell’Appennino centrale, che comprende razze come la Chianina, la marchigiana o la romagnola. “Crediamo che la qualità sia un valore e che il cliente possa essere accompagnato a orientarsi in un mondo in cui la Chianina è celebrata come la razza migliore in assoluto, quando per ogni razza esistono pregi e difetti a seconda della grassezza delle carni, dell’età e del sesso.

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