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La storia di Caput Draconis, l'associazione nata da ragazzi toscani per simulare il mondo di Harry Potter

Centinaia di appassionati arrivano da ogni parte d'Italia per vivere la magia della saga diventata iconica in tutto il mondo

Il mondo magico di Harry Potter ha accompagnato la crescita di una generazione. La saga di libri e film del maghetto con gli occhiali tondi ha appassionato milioni di persone nel mondo. E, nonostante l'ultimo film sia uscito ormai nel 2011 (escludendo la saga di Animali Fantastici), ancora oggi grandi e piccini continuano a dedicare del tempo a quel mondo al quale tutti sognano di far parte. Chi è fan di Harry Potter avrà sognato almeno una volta nella sua vita di poter indossare la tunica di Grifondoro, fare lezione di pozioni o andare a cavallo di una scopa volante per la scuola di Hogwarts.

Come per magia, tutto questo oggi è possibile. E no, non c'è bisogno di andare in Inghilterra, ma ai raduni di Caput Draconis, associazione che ha sede a Firenze e che ogni anno organizza uno o più appuntamenti in una speciale location dove per 5/6 giorni viene simulato l'anno scolastico magico. “L'associazione è nata da un gruppo di ragazzi e ragazze appassionati della saga, che hanno deciso di ricreare la scuola di magia e stregoneria di Hogwarts in Italia – racconta Chiara, che fa parte dei responsabili -. Inizialmente facevamo solo delle attività legate ai libri della saga, poi abbiamo deciso di staccarci un po' dalla trama principale e creare una scuola tutta nostra, Caput Draconis appunto, sempre con un'ambientazione legata al mondo di Harry Potter ovviamente”.

Come nei film, iscrivendosi si comincia dal primo anno di scuola di magia. Nei giorni del raduno si partecipa alle lezioni, si fanno tornei di Quidditch e giochi di ruolo, ovviamente dopo essere stati smistati in una delle quattro case (Grifondoro, Serpe Verde, Tasso Rosso, Corvo Nero). Alla fine del raduno poi l'esame che consentirà di passare all'anno successivo o ripetere quello prima. Insomma, tutto a norma, come indicato dal Ministero della Magia. 

“L'associazione è nata nel 2014 e si è diffusa in Italia grazie all'aiuto dei social. Quando le persone ci scoprono sono entusiaste, perché sono tantissimi gli appassionati nel nostro paese e perché in quei giorni è come se si fosse un vero e proprio studente di una scuola di magia. Alla fine dei sette anni di scuola inoltre si può scegliere una carriera da intraprendere, sempre rimanendo legati al mondo di Harry Potter, come per esempio giornalista magico, professore di una materia, insegnante di Quidditch e così via”. Da Firenze a Lucca fino a Pisa, i raduni vengono svolti in varie località della Toscana, richiamando ogni volta circa 200 persone. Per iscriversi bisogna pagare una quota associativa e bisogna avere minimo 14 anni. “La media dei nostri associati spazia dai 25 ai 35 anni circa. Arrivando persone da tutta Italia, ad ogni raduno ci accordiamo con un hotel di zona e un ristorante per stabilire un prezzo convenzionato”. Il prossimo raduno si svolgerà a Signa dal 26 al 31 agosto presso Villa Alberti. L’evento si aprirà con la classica Cerimonia di Smistamento in Sala Grande, dopodiché seguiranno lezioni varie come: Pozioni, Cura delle Creature Magiche, Incantesimi e le varie attività come Il Club dei Duellanti, il Quidditch, l’elegantissimo Ballo del Ceppo e tanto altro. 

Tutto nato dalla passione di ragazzi come Chiara, che nonostante il lavoro dedica tempo e sacrificio alla passione per il mondo di Harry Potter. “Nella vita faccio la programmatrice, e organizzare i vari raduni richiede parecchio impegno. Siamo un'associazione senza scopo di lucro, quindi facciamo tutto per pura passione e per regalare una bella esperienza a ragazzi innamorati di questo mondo come noi”. Incredibile come una saga fantasy abbia potuto creare tutto questo. Il segreto secondo Chiara sta dietro ad un messaggio. “Il mondo di Harry Potter insegna ad apprezzare la diversità. Al suo interno ci sono tanti personaggi che vengono discriminati per come sono. Ci ha insegnato che non bisogna basarci sui pregiudizi. Tanti ragazzi emarginati si sono sentiti ascoltati dalla saga. Spesso ci definiscono strani, ma quando ci ritroviamo nei raduni ci sentiamo unici, e ci piacciamo così come siamo. Anche se si tratta di magia, in realtà Harry Potter tratta di problemi reali, ed è questa la sua forza”.

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