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I Parchi da visitare in Toscana tra un bicchiere di vino e le specialità gastronomiche: la guida

Una nuova guida del Gambero Rosso, "Italia all'aria aperta", realizzata in partnership con Enel Green Power, offre una panoramica sulle zone verdi d'Italia: in Toscana sono tre i siti indicati tra paesaggi straordinari, prodotti, mestieri e tradizioni

Il Gambero Rosso unisce le specialità enogastronomiche del territorio italiano alle sue bellezze naturali con la nuova guida "Italia all'aria aperta". Un viaggio alla scoperta dei parchi nazionali più belli accompagnati da una selezione dei migliori produttori, artigiani, ristoranti e punti ristoro per assaporare i gusti antichi di quei luoghi. 

Venticinque parchi nazionali e due grandi parchi regionali friulani, oltre 1.000 indirizzi dove mangiare, degustare e fare la spesa all’interno e nei pressi delle aree verdi italiane in circa 400 comuni: la nuova guida del Gambero Rosso è frutto di una certosina ricerca di insegne di valore in zone spesso poco conosciute e non battute dal turismo di massa. Italia all’Aria Aperta è il prodotto editoriale che segue a un lungo periodo di pandemia e di chiusure, che risponde al desiderio di tornare a girare in ambienti sani in mezzo alla natura. La guida, in edicola e in libreria in questi giorni, è stata realizzata in partnership con Enel Green Power, che all’interno del Gruppo Enel si occupa di energie rinnovabili ed è impegnata a valorizzare i propri impianti e i territori che li ospitano anche attraverso il coinvolgimento di cittadini e turisti in percorsi interattivi ed esperienziali in ambienti naturali suggestivi.

La realizzazione della guida è stata possibile grazie anche al contributo dei direttori delle diverse aree verdi che raccontano i loro parchi e ne evidenziano le caratteristiche particolari a livello di biodiversità e di interesse floro-faunistico e ambientale.

Per la Toscana sono stati segnalati e descritti tre parchi nazionali: il Parco Nazionale dell'Appennino Tosco-Emiliano, il Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano e il Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna

Ecco la descrizione nella Guida del Gambero Rosso, per le schede dettagliate dei parchi vi consigliamo di visitare il sito del Gambero Rosso.

Parco Nazionale dell'Appennino Tosco-Emiliano

Informazioni utili

SUPERFICIE
26.149 ettari
QUOTE
da 426 a 2.123 slm
REGIONI
Emilia-Romagna, Toscana
PROVINCE
Reggio Emilia, Parma, Massa-Carrara, Lucca

La Guida del Gambero Rosso parla così del Parco Nazionale:

Quello dell’Appennino Tosco-Emiliano è un parco relativamente giovane. «Le attività hanno preso il via nel 2007 (6 anni dopo l’istituzione ufficiale), dando seguito una legge del ‘97 che stabiliva in modo approssimativo i margini dell’area protetta», racconta il Direttore Giuseppe Vignali. «In pratica, il nostro perimetro è frutto di una soluzione di compromesso fra cacciatori e ambientalisti: i comuni l’hanno costruito un metro alla volta, senza intervento statale, delimitando la porzione di territorio corrispondente al crinale dell’Appennino e inglobando numerosi centri abitati delle valli sottostanti; ecco perché, sulle mappe, appare come una lunga striscia munita di tentacoli». Il risultato? Una riserva dove il clima continentale convive con quello mediterraneo, fermo restando l’infinita varietà di ecosistemi compresi fra i dolci rilievi emiliani e i ripidi pendii del versante sud. «Nel primo caso, il paesaggio si caratterizza per la presenza dell’arenaria “macigno” e di splendidi laghetti glaciali, che cedono gradualmente il passo a boschi e prati per la foraggicoltura: siamo nel regno del Parmigiano Reggiano!», spiega Vignali. «La parte toscana, invece, comprende diversi massicci dai profili aguzzi e, fra i 300 e 1000 metri, alcune coltivazioni di cereali come il Farro della Garfagnana».

L'elemento più interessante dal punto di vista naturalistico, però, è lo stretto corridoio che consente alle specie animali e vegetali da passare dalla pianura alle Alpi. «Una salvezza, non solo per gli abeti rinati dopo lunghi periodi di glaciazione,ma anche per i lupi migrati in Piemonte a partire dai rifugi dell’Italia centrale e meridionale. Da noi i visitatori hanno la possibilità di ammirare le specie relitte percorrendo sentieri relativamente “facili”, poiché le vette più alte dell’Appennino sfiorano a stento i 2000 metri». Ma il trekking è solo una delle attività praticate dagli atleti professionisti, che nell’ultimo decennio hanno fatto di queste catene montuose una vera e propria palestra open air: «Il versante emiliano, dove si accumula una grande quantità di neve, rimane la destinazione prediletta dagli sciatori». E poi ci sono più di 2000 sorgenti, costeggiate da ciclisti e appassionati di equitazione che attingono alle fonti per rifocillarsi durante l’allenamento. «L’abbondanza di corsi d’acqua, dovuta al clima particolarmente piovoso delle zone vicine alle Alpi Apuane, consente al parco di rifornire molte città dell’Emilia. Per lo stesso motivo, i ricercatori lo considerano una sorta di sensore del cambiamento climatico; gli ultimi studi, ad esempio, mettono in luce l’evoluzione delle specie botaniche nelle praterie di vetta -come la primula appennina- che stanno migrando pian piano verso gli spazi erbosi d’alta quota. Dobbiamo assolutamente tenere sott’occhio questi fenomeni legati all’aumento delle temperature”. Anche perché c’è in gioco la conservazione di un complesso microcosmo popolato da cervi, caprioli, falchi pellegrini e tanti altri esemplari che contribuiscono a rendere questa terra di confine un autentico paradiso di biodiversità.

La guida poi si focalizza sulle specialità del territorio indicando alcune produzioni locali di grande rilievo: produttori di pecorino, parmigiano, aceto balsamico, salumifici, forni e molto altro. 

Cosa assaggiare: le specialità del territorio

  • CASTAGNACCIO Dolce di farina di castagne: compatto e morbido, da consumare fresco.
  • SAVURÈTT La mostarda dei reggiani, prodotta con le pere e le mele del territorio.
  • CRESCENTA DI COMANO Detta anche Carscenta, è un dolce rustico tipico della Lunigiana.
  • NECCIO Detto anche Bollento, Gaccio o Cian, è una grossa e bassa cialda di farina di castagne: cotte sui testi, si mangiano caldi, arrotolati e farciti di ricotta.
  • SPONGATA DI CORNIGLIO A base di farina, miele, burro, pane tostato, noci, vino, zucchero, pinoli, nocciole, mandorle, uvetta, mostarda di frutta, scorza d'arancia, spezie.
  • ZUCCOTTO MASSESE Dolce liquoroso semifreddo, fatto con pan di Spagna, liquori e gelato.
  • PECORINO DELLA LUNIGIANA Formaggio da latte di pecora pasta cotta o semicotta (una rarità) e stagionato su tavole di abete.
  • CACIOTTA DELLA LUNIGIANA Da latte bovino a pasta molle o semidura.
  • RICOTTA DI PECORA MASSESE Ha consistenza molle, colore bianco e sapore delicato.
  • MELA ROTELLA DELLA LUNIGIANA Detta anche Pomo Rodello, è medio-piccola e alla raccolta il colore è verde con striature rosse, a maturazione giallo con striature rosso intenso. Sapore acidulo, aroma intenso, polpa bianca e consistente.
  • CIPOLLA DI RIPOLA Coltivata a Ripola in Lunigiana: ha forma tonda e schiacciata, è dura e compatta, ha colore rosato sbiadito e sapore dolce.
  • CIPOLLA DI TRESCHIETTO Originaria di una frazione del comune di Bagnone (Lunigiana), ha forma appiattita, colore esterno rosso rubino all'esterno. Molto dolce, per piatti delicati, zuppe e torte.
  • PANI TRADIZIONALI I principali sono quello di patate (Garfagnana), il pane di Po, Signano e Agnino (della zona di Fivizzano in provincia di Massa Carrara e fatto con farina e crusca) e quello di Vinca, stessa zona di origine.

Lambrusco: le cantine da visitare

«Non sa ella, signora Contessa, che Domineddio fece apposta il Lambrusco per annaffiare la carne dell'animale caro ad Antonio Abate? E io, per glorificare Dio e benedire la sua provvidenza, mi fermai a Modena a lungo a meditare la sapienza...» Così scrive Giosuè Carducci alla sua amica contessa Ersilia Lovatelli. Una dichiarazione d'amore per il Lambrusco, il vino italiano più esportato nel mondo. Le sue uve a bacca nera son coltivate maggiormente in Emilia-Romagna nelle province di Modena e Reggio Emilia, nel Parmense e nel Mantovano: da queste vengono vini frizzanti e spumanti, sia rossi che rosati. Ile tipologie di Lambrusco (uva e vino) sono diverse; le Doc sono 7: Colli di Scandiano e di Canossa, Lambrusco Salamino di Santa Croce, Lambrusco di Sorbara, Reggiano, Lambrusco Grasparossa di Castelvetro, Modena e Lambrusco Mantovano. Vale la pena fare una deviazione, dal Parco, andare a conoscere le più significative cantine del Lambrusco.

  • Cantina della Volta - Bomporto (MO) - cantinadellavolta.com
  • Cantine Riunite & Civ - Campegine (RE) - riuniteciv.com
  • Cleto Chiarli Tenute Agricole - Castelvetro di Modena (MO) - chiarli.it
  • Cavicchioli - San Prospero (MO) - cavicchioli.it
  • Cantina di Carpi e Sorbara - Carpi (MO) - cantinadicarpiesorbara.it
  • Emilia Wine - Scandiano (RE) - emiliawine.eu
  • Lombardini - Novellara (RE) - lombardinivini.it
  • Ermete Medici & Figli - Reggio Emilia - medici.it
  • Fattoria Moretto - Castelvetro di Modena (MO) - fattoriamoretto.it
  • Manicardi - Castelvetro di Modena (MO) - manicardi.it
  • Paltrinieri - Bomporto (MO) - cantinapaltrinieri.it
  • Pezzuoli - Maranello (MO) - pezzuoli.it
  • Venturini Baldini - Quattro Castella (RE) - venturinibaldini.it
  • Villa di Corlo - Modena (MO) - villadicorlo.com

Parmigiano Reggiano e Aceto Balsamico

Lungo l’autostrada A1, ci sono almeno due prodotti che meritano una sosta mentre raggiungete il Parco dell’Appennino Tosco Emiliano, il Parmigiano Reggiano e l’Aceto Balsamico di Modena e di Reggio Emilia. (consorzi: parmigianoreggiano.com - balsamicotradizionale.it - acetobalsamicotradizionale.it). La guida segnala alcune delle migliori aziende di produzione:

PARMIGIANO REGGIANO

  • Caseificio sociale di Bardi - Bardi (PR)
  • Bertinelli - Medesano (PR) - bertinelli.it
  • C.V.P.A.R.R. Consorzio Valorizzazione Prodotti Antica
  • Razza Reggiana - Reggio Emilia - consorziovaccherosse.it
  • Montanari & Gruzza - Reggio Emilia - montanari-gruzza.it
  • I Sapori delle Vacche Rosse - Reggio Emilia - isaporidellarossa.com
  • Caseificio Sociale Coduro - Fidenza (PR) - buonoperche.it
  • Santa Rita - Serramazzoni (MO) - caseificiosantarita.com
  • Gennari - Collecchio (PR) - caseificiogennari.it
  • Hombre - Modena (MO) - hombre.it
  • Iris - Lesignano de' Bagni (PR) - agricolairis.it
  • Montecoppe - Collecchio (PR) - montecoppe.it
  • Parmareggio - Modena (MO) - parmareggio.it
  • Roncadella - Reggio Emilia Sangonelli & Delbono - Montechiarugolo (PR) - sangonelli.it
  • Valserena - Torrile (PR) - valserena.com
  • La Villa - Neviano Degli Arduini (PR) - lavillabio.it

ACETO BALSAMICO

  • Acetaia del Cristo - San Prospero (MO) -cacetaiadelcristo.it
  • Acetomodena - Modena (MO) - acetomodena.it
  • Il Borgo del Balsamico - Albinea (RE) - ilborgodelbalsamico.it
  • La Bonissima - Formigine (MO) - acetaialabonissima.it
  • Cavalli - Scandiano (RE) - balsamicocavalli.it
  • Compagnia del Montale - Sassuolo (MO) - compagniadelmontale.com
  • Agricola Due Vittorie - Soliera (MO) - duevittorie.it
  • Acetaia Fabbi - Modena (MO) - acetaiafabbi.com
  • Fini - Modena (MO) - acetaiafini.it
  • Acetaia Giusti - Modena (MO) - giusti.it
  • Guerzoni - Concordia sulla Secchia (MO) - guerzoni.com
  • Leonardi - Formigine (MO) - acetaialeonardi.it
  • Malpighi - Modena (MO) - acetaiamalpighi.it
  • Manicardi - Castelvetro di Modena (MO) - manicardi.it
  • Paltrinieri - Bomporto (MO) - acetaiapaltrinieri.it
  • Acetaia Pedroni - Nonantola (MO) - acetaiapedroni.it
  • Acetaia San Giacomo - Novellara (RE) - acetaiasangiacomo.com
  • Venturini Baldini - Quattro Castella (RE) - venturinibaldini.it

A questo link (https://www.gamberorosso.it/ristoranti/mappe/parco-nazionale-dell%c2%92appennino-tosco-emiliano/) potrete trovare la mappa interattiva con i luoghi selezionati dal Gambero Rosso per il Parco dell'Appennino Tosco Emiliano.

Nelle prossime pagine Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano e Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna

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