rotate-mobile
Elezioni 2018

Elezioni 2018, Bonafede (M5S): “Scardiniamo il sistema Toscana-Pd”

I candidati nel Fiorentino, dall'ex renziano all'ispettore antimafia: “Noi risorse del territorio”

Scardinare il sistema Pd in Toscana. E' questo l'obiettivo dei candidati del Movimento 5 Stelle in Toscana. “Incontro docenti universitari e primari di medicina che mi dicono che hanno meno problemi a lavorare se stanno nel Pd”, attacca l'avvocato Alfonso Bonafede, deputato uscente, noto in città per le battaglie contro il tunnel dell'alta velocità e che si ricandiderà all'uninominale della Camera Toscana 1 (Firenze-Novoli-Peretola).

Proprio dal Pd vengono alcuni dei candidati 5 Stelle, come Nicola Cecchi, che fece anche campagna per il 'sì' al referendum costituzionale. “In tutta Italia candidiamo persone che arrivano dalla società civile, con competenze che spaziano dall'economia alla lotta alla mafia. In Toscana può succedere che attraverso l'impegno nella società civile nostri candidati abbiano avuto a che fare con il Partito democratico. Non sono appestati, anche perché dopo averlo conosciuto hanno deciso di non averci più niente a che fare”, replica Bonafede.

Oltre a Bonafede e Cecchi, che sfiderà Renzi all'uninominale 1 del Senato, i candidati presentatisi questa mattina alle Giubbe Rosse di piazza della Repubblica spaziano dalla giovane italo-tedesca Yana Chiara Ehm all'ex ispettore della Direzione investigativa antimafia Renato Scalia, candidato all'uninominale alla Camera a Empoli (e candidato nel 2014 alle comunali con una lista che appoggiava Nardella, ndr) che invoca “pene certe per chi delinque, nuove carceri e 10mila assunzioni per le forze dell'ordine”.

Nome noto a Firenze anche quello dell'architetto Fabio Zita, anche lui impegnato nel fronte No Tav. “Ma non chiamatemi 'l'uomo dei no'. Ho lavorato nella pubblica amministrazione 35 anni con il solo scopo di fare rispettare le leggi, anche in tema di grandi opere”. 

L'ex procuratore ed ex presidente provinciale dell'Anpi Ubaldo Nannucci è invece candidato a Prato. Fu al centro delle polemiche un paio di anni fa per le sue dichiarazioni sull'islam “incompatibile con i valori occidentali”. “Il mio faro è la Costituzione, fin dalle lezioni avute all'università da Piero Calamandrei – spiega Nannucci, 85 anni -. Io dico che le donne nell'islam sono soggette all'autorità degli uomini e a vessazioni inaccettabili, anche secondo quanto dice l'articolo 3 della nostra Carta”.

Il tema islam si lega da vicino a quello della costruzione di nuove moschee. A Firenze se ne discute da tempo. A Sesto Fiorentino è partito l'iter per costruirla. “Se ci sono i presupposti di trasparenza e sicurezza sono d'accordo”, dice Bonafede. E il candidato all'uninominale della Camera di Sesto Fiorentino Andrea Coffari (uno degli avvocati delle vittime del Forteto): “Sì al diritto di culto, ma stiamo attenti a perseguire pratiche come quelle delle spose bambine”.

Infine, un ritorno agli scenari nazionali. “Se non vinciamo noi - sottolinea Bonafede, fedelissimo del candidato premier Luigi Di Maio -, la decisione sul nuovo governo spetterà a Berlusconi. A chi in Toscana votava centrosinistra dico: ascoltate Renzi, non propone nulla di sinistra”. Renzi che sabato mattina, 3 febbraio, è atteso a Scandicci. Per il segretario Pd un virtuale confronto a distanza con il leader di Liberi e Uguali Pietro Grasso, che nello stesso momento sarà invece al teatro Puccini delle Cascine. La campagna elettorale entra nel vivo.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Elezioni 2018, Bonafede (M5S): “Scardiniamo il sistema Toscana-Pd”

FirenzeToday è in caricamento