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Green L'Arcovada / Via Giovan Filippo Mariti

Anche 'sentinelle' notturne a vigilare, sul taglio degli alberi prima (mezza) vittoria del comitato / FOTO

In ballo oltre trenta grandi alberi: Palazzo Vecchio si è detto disponibile a sospendere l'abbattimeno, in attesa di nuove valutazioni tecniche

Anche vere e proprie 'sentinelle' notturne, come dimostra la foto sopra, contro il taglio degli alberi in via Mariti, l'ennesima operazione del Comune fortemente contestata, dopo quella, a poche centinaia di metri di distanza, di viale Redi, dove pini storici di 'classe C' - che non richiederebbero il taglio immediato - sono in via di sostituzione con minuscoli 'gingko biloba'.

Una riqualificazione "ereditata"

In via Mariti il piano "ereditato", come lui stesso ricorda, dall'attuale assessore all'ambiente Andrea Giorgio, stilato ai tempi della poi silurata, per altri motivi, Cecilia Del Re, prevede l'abbattimento di oltre trenta alberi. Una quindicina di pini, quelli rimasti, e ventuno lecci, che da anni ombreggiano la strada per la quasi totalità della giornata evitando il formarsi di quelle tanto vituperate, almeno a parole, 'isole di calore', che si formano quando il sole estivo picchia sull'asfalto da mattina a sera.

Ed è proprio sui lecci che ci concentra la rabbia e lo stupore del 'Comitato ex Panificio Militare', che monitora i lavori per la realizzazione della nuova Esselunga nell'immensa area tra via Mariti, via del Ponte di Mezzo, via Giovanni dei Marignolli e via Giovanni da Empoli. Un'area dove, oltre al supermercato, sorgerà anche un parcheggio di superficie e, rispetto al grande spazio che c'era a disposizione, un piccolo giardino pubblico (nell'immagine qui sotto, l'area che si vede a sinistra).

nuova esselunga via mariti

"Alberi adatti alla città"

"Sappiamo che l'amministrazione vuole eliminare i pini dalla città. Ma i lecci sono tra gli alberi più adatti a stare in aree urbane. Hanno alta capacità di assorbire inquinamento, resistono all'arsura, hanno radici che vanno in profondità e non impattano sui manti stradali, sono sempreverdi, dunque purificano l'aria anche d'inverno e non creano pericoli ai motorini per le foglie che cadono (a differenza ad esempio dei nuovi gingko biloba, a crescita lenta, che saranno messi su viale Redi, ndr). Abbatterli non ha davvero alcun senso", spiega Nicla Gelli, portavoce del comitato, che all'interno vede anche dottori forestali molto esperti della materia.

Gran parte di quei lecci, stando alle analisi Vta, che il Comune è tenuto a fare ogni due anni, sono in classe C. "Perché hanno una cinquantina d'anni. Ma qui si tratta di piante sane e rigogliose che, a differenza di altre specie, in città possono vivere anche 150 anni", sostengono ancora gli esperti del comitato.

La nuova Esselunga

Il piano che, a dispetto delle litanie quotidiane sull'importanza del verde, prevede questi nuovi abbattimenti, fa parte degli oneri di urbanizzazione pagati da Esselunga per la realizzazione del supermercato, in un'area dove peraltro di supermercati ce ne sono già diversi. Tra gli oneri, come succede in questi casi, anche il rifacimento delle strade, la realizzazione di una pista ciclabile, sottoservizi, illuminazione e quant'altro.

L'assessore Giorgio, a onor del vero, si è dimostrato molto disponibile nei confronti del comitato, con contatti costanti. L'ultimo incontro risale a venerdì pomeriggio scorso e proprio in quella sede - erano presenti tra gli altri anche il presidente della commissione urbanistica Pampaloni e il consigliere di Sinistra progetto comune Palagi - il titolare dell'ambiente, a nome del Comune, ha comunicato la "sospensione" dell'abbattimento degli alberi. Almeno per una settimana, a quel che è dato sapere al momento. Nel frattempo, nuovo confronto con i tecnici per verificare se il taglio, almeno quello dei lecci, possa essere evitato.

Un altro problema è relativo alle nuove norme del codice della strada. "Ci è stato detto che adesso accanto alle aree di parcheggio per le auto deve esserci un marciapiede, o per lo meno una 'piattaforma' pedonale", spiega ancora Gelli.

Fino ad oggi invece le auto potevano parcheggiare comodamente tra gli alberi al centro della carreggiata di via Mariti, senza alcuna 'piattaforma'. "Ci è stata prospettata la scelta: o alberi, o posti auto. Ma a questo ricatto non ci stiamo. C'è lo spazio per realizzare i posti auto, il marciapiede in mezzo alla strada e anche la nuova ciclabile, lasciando pure gli alberi", chiedono ancora dal comitato, che ha ringraziato l'assessore per l'apertura dimostrata.

Nuove piantumazioni

Da Palazzo Vecchio è stato ribadito che il progetto complessivo di riqualificazione prevede la piantumazione, nella zona, fino a 170 nuovi alberi. Il problema però è sempre quello: per vedere l'effetto dei nuovi 'nati', campa cavallo. Per anni tocca friggere con l'asfalto che ribolle. Poi, se resistono, si vedrà. Per questo i comitati chiedono di salvare le piante sane, oltre che di aumentare la manutenzione. "Speriamo che la sospensione temporanea diventi definitiva", si augurano i battaglieri residenti.

"Chiediamo ad Esselunga ed ai tecnici progettisti - si legge in una lettera/appello resa pubblica -, di riconsiderare la situazione e valutare soluzioni tecniche, secondo noi praticabili, che consentano di salvare tanto i parcheggi esistenti a centro strada che gli alberi, così importanti per l’azione, sempre più necessaria, di mitigazione delle temperature estive e di abbattimento degli inquinanti".

Panico e sentinelle

Dopo l'accordo sulla 'sospensione', venerdì sera momenti di suspense: sono apparsi cartelli stradali che facevano pensare al via all'abbattimento proprio in quella notte, tra venerdì e sabato. Chiamate concitate all'assessore, contatti con Esselunga. Alla fine, tutto sospeso. Ma le 'sentinelle', con sedia in strada e lavoro a maglia per passare il tempo, hanno continuato a presidiare. Non si sa mai.

presidio contro taglio alberi in via mariti-2

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