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Sorpresa: i fiorentini usano sempre meno l’auto (ma si sceglie per gli spostamenti brevi)

Così almeno dice l'ultima indagine di Go-Mobility: tra il 2019 e il 2022 spostamenti in calo del 18,8% ma sei viaggi su 10 sono entro i cinque chilometri

Meno spostamenti in auto, che resta parcheggiata un giorno su due per la gran parte dei fiorentini; appena uno su quattro dichiara di utilizzarla quasi quotidianamente. Non si sa se per scelta o per obbligo. Comunque dopo la pandemia, con lo smart working che ha modificato le abitudini di molti, crolla la dipendenza dal veicolo privato, almeno stando al secondo rapporto sulla mobilità di Go-Mobility, società di ingegneria che lavora nell'ambito della pianificazione della mobilità e dei trasporti.

Tra il 2019 e il 2022, secondo il rapporto, il numero degli spostamenti in auto è sceso del 18,8%, quarta città in Italia dietro Torino, Milano e Bologna e di oltre sei punti percentuali rispetto alla media nazionale ferma al 12%. E ancora non erano entrati in vigore i divieti decisi da Palazzo Vecchio per i diesel Euro 5. L’analisi, diffusa a chiusura della Settimana europea della mobilità, prende in considerazione i dati di un campione di 484.000 automobili e 80 milioni di viaggi per il 2019 e 512.000 e 79 milioni per il 2022 nelle 14 città metropolitane italiane; vetture scandagliate dai Floating car data delle scatole nere, dispositivi dotati di Gps e in grado di fornire informazioni su tutti gli spostamenti.

Dati per certi versi sorprendenti visto il solito caos settembrino in concomitanza con la riapertura delle scuole aggravato dai cantieri della tramvia, che fa pensare a tutto fuorché a un netto calo dei auto in circolazione. E in effetti, comunque, il tempo passato al volante è sì in diminuzione ma soltanto dell’8,1% anche se la velocità media degli spostamenti urbani è aumentata ovunque, segno di un decongestionamento del traffico di cui obiettivamente non è facile accorgersi. 

Tutti in auto per i viaggi brevi

Tra i numeri negativi quelli riguardanti i viaggi brevi: sei sui dieci infatti hanno una distanza inferiore a cinque chilometri, facilmente percorribile in bicicletta o in monopattino e la fotografia rispetto al 2019 non è tanto diversa, con un calo appena del 3,3%, decimo posto su 14. L’auto però resta sempre più spesso parcheggiata, forse c’entra qualcosa anche il caro carburante: il 22,8% ne fa un uso occasionale (fino a quattro giorni al mese), il 27,3 saltuari (tra cinque e dieci), il 24,3 frequente (fino a 15) e soltanto il 25,5 si mette al volante quasi quotidianamente (nel 2019 era il 33,9%). Per quanto riguarda i giorni feriali il mercoledì sembra aver soppiantato il lunedì (dove si registra il calo maggiore degli spostamenti -18% rispetto a quattro anni fa) come giorno più critico per il traffico, le ore di punta restano invece le stesse, 8 e 18.

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