Digitalizzazione in Toscana: come siamo messi?

In un’epoca di cambiamenti tecnologici accelerati, essere tagliati fuori è il grande rischio da evitare: dal punto di vista delle competenze delle persone, dei servizi al cittadino, delle imprese. Oggi nessuno può fare a meno del digitale. Per le aziende la digitalizzazione è stata e sarà ancora alla base dello sviluppo economico e della loro capacità competitiva futura. Sul digitale, il territorio toscano è nel complesso in linea con il resto del Paese: mentre sull’e-government è messo meglio rispetto alla media nazionale e va un po' peggio nell’adozione di tecnologie avanzate da parte delle imprese, specie quelle piccole

La tecnologia ha portato alle imprese grandi vantaggi in termini di minori costi e maggiore redditività e produttività. E a volte gli shock esterni sono degli acceleratori di questi processi: basti pensare alla pandemia.
Lo snellimento dei processi di lavoro e il maggiore utilizzo di strumenti innovativi, come ad esempio le funzioni in cloud, hanno portato sicuramente benefici al tessuto produttivo anche della Toscana. Ma non basta: l’Italia rimane ancora indietro rispetto al livello di digitalizzazione degli altri Paesi avanzati. In base all’indicatore della Commissione europea sul livello di digitalizzazione, nel 2022 l’Italia è al 18° posto sui 27 stati membri dell’Unione, in linea con la media europea ma lontano dai Paesi più digitalizzati, come Finlandia e Danimarca. Se guardiamo alla sola componente delle imprese il nostro Paese è sopra la media europea, mentre sul fronte della digitalizzazione dei cittadini siamo al terzultimo posto, dopo Romania e Bulgaria.

La pandemia è stata un acceleratore anche per le aziende, se pensiamo che è notevolmente aumentata la quota di imprese, anche in Toscana, che investono in tecnologie avanzate. Un dato interessante che arriva dalla digitalizzazione è che questa porta con sé anche un impatto positivo sull’ambiente: le imprese più attive nell’innovare i propri processi produttivi sono anche quelle più attive negli investimenti ecologici.

A fare il punto sulla digitalizzazione e sul suo impatto sulla società e sull’economia, in Italia e in Toscana, ci pensa anche la Banca d’Italia, che ha organizzato per il 21 settembre alle 17 all’Auditorium della Camera di Commercio di Firenze un incontro dal titolo “L’Economia digitale in Toscana”. Dopo i saluti delle istituzioni, con il Presidente della Regione Giani e il Sindaco Nardella, prenderà la parola Leonardo Bassilichi, Presidente della Camera di Commercio di Firenze, per lasciare spazio ai lavori che saranno aperti da Mario Venturi, Direttore della Sede di Firenze della Banca d’Italia.

Si andrà nel dettaglio grazie alla tavola rotonda a cui parteciperanno Massimo Doria - del Dipartimento Circolazione Monetaria e pagamenti al dettaglio di Bankitalia, Paolo Ghezzi – DG di InfoCamere, Gianluca Vannuccini - Direttore dei Sistemi Informativi e Responsabile Transizione Digitale della Regione Toscana, Luigi Lovaglio – AD e DG di Banca Monte dei Paschi di Siena, Filippo Zatti - Professore di Diritto dell’Economia dell’Università di Firenze; la tavola rotonda sarà moderata da Antonella Dragotto - Vice Capo Servizio Comunicazione Banca d’Italia, per poi concludersi con le considerazioni di Luigi Federico Signorini – DG della Banca d’Italia e Presidente IVASS.

L’incontro sulla digitalizzazione aprirà la tre giorni di eventi organizzati a Firenze per "In  viaggio con la Banca d'Italia", un viaggio, spiega Antonella Dragotto di Banca d’Italia “intrapreso dalla Banca per promuovere la cultura finanziaria, far conoscere la banca centrale, consolidare il dialogo con il territorio e la comunità locale“. Per l’occasione la Sede della Banca d’Italia aprirà le porte alla cittadinanza per visite guidate e laboratori.
È possibile iscriversi alle iniziative ai seguenti link:

• 21.09 - L’Economia digitale in Toscana
https://sondaggi.bancaditalia.it/web/424716?newtest=Y&lang=it

• 23.09 - Open Day e laboratori
https://sondaggi.bancaditalia.it/web/712565?newtest=Y&lang=it