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La mobilitazione

Manovra, Toscana in piazza per lo sciopero generale

Manifestazione a Firenze venerdì 17. Cgil e Uil: “Governo dei paradossi, mobilitazione per difendere i diritti di tutti”

La Toscana è pronta a fermarsi venerdì prossimo contro la legge di bilancio del governo Meloni. Sciopero generale di otto ore, indetto da Cgil e Uil, l’ultimo risaliva allo scorso anno (c’era ancora Draghi) e manifestazione a Firenze, con ritrovo alle 9 in piazza Indipendenza e arrivo in piazza Santissima Annunziata.

Le ragioni della protesta
“Arriviamo a questa giornata rispettando con coerenza un percorso di rivendicazioni che parte da lontano, con i governi precedenti, con una piattaforma allora condivisa anche dalla Cisl”, afferma Rossano Rossi, segretario generale Cgil Toscana. Uno sciopero legato alla manovra finanziaria e alle ripercussioni sulla Toscana e, più in generale contro le politiche economiche e sociali messe in campo da Palazzo Chigi. “Dobbiamo rilanciare il lavoro di qualità”, sottolinea Paolo Fantappiè della Uil, ricordando come in Toscana su 1,7 milioni di lavoratori subordinati “191mila guadagnano meno di 12mila euro annui lordi. Il 40% delle proposte di lavoro riguarda appalti, servizi e turismo. Lavoro povero e in scadenza”. Secondo Cgil e Uil la nostra regione è tra le maggiormente penalizzate dai tagli alla sanità (300 milioni a livello nazionale) e agli enti locali (31 sempre su scala italiana), fino a quelli sulle pensioni che dovrebbero colpire oltre 30mila toscani.

“È il governo dei paradossi, sono campioni di faccia di bronzo - il duro commento ancora di Rossi - Hanno detto no al salario minimo perché indeboliva la contrattazione collettiva e poi in finanziaria non c’è niente per incentivarla, quando la metà dei lavoratori del privato ha il contratto scaduto. Poteva procedere nel pubblico e invece non ci sono risorse. Sulla sanità parlano di soldi in più, ma non è vero perché va considerato il contesto. Si investe più o meno la stessa cifra dello scorso triennio, quando il combinato dell’inflazione era al 2%, nel triennio attuale è al 16%. Infine la madre di tutti i paradossi: la legge Fornero, non solo non è stata superata, ma l’hanno peggiorata falcidiando opzione donna e Ape sociale, oltre ad allungare i tempi di uscita e riducendo l’importo”.

L’allarme sanità
Fantappiè si è soffermato sulla sanità e i problemi di personale: “C’è bisogno di ottomila assunzioni di professionisti a fronte di cinquemila uscite. Permane però il blocco delle assunzioni e i fondi della finanziaria servono giusto a coprire i costi fissi.  Per attuare il decreto ministeriale 77/2022 aumentando i presidi sul territorio per essere più vicini ai cittadini e decongestionare pronto soccorso e ospedali ne servirebbero altri 2.500. In questo modo oltre a valorizzare la tariffa dello straordinario, andando a gravare su chi già ora non ce la fa più e a lavorare con i gettonisti c’è il rischio di dover ricorrere a convenzioni con il privato, che finora esistono in forma residuale”. 

Evasione fiscale
Ma nella piattaforma rivendicativa vengono anche denunciate la mancata lotta all’evasione fiscale “vale 100 miliardi l’anno e nella legge di bilancio non c’è alcuna proposta che possa dare una svolta, in compenso sono già stati fatti 14 condoni”,  l’inefficacia della riforma fiscale, “a parità di reddito, salari e pensioni sono tassati più di profitto e rendite finanziarie”, oltre all’assenza di investimenti sulla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, nonostante la strage quotidiana.

Il corteo
Alla manifestazione sono attese migliaia di persone da tutta la regione, con i sindacati che stanno organizzando i pullman. Il raduno dei partecipanti è per le 9 in piazza Indipendenza, poi il corteo si snoderà per le vie del centro: via XXVII Aprile, degli Arazzieri, via Cavour, via della Dogana, via La Pira, via Micheli e via Gino Capponi per poi concludersi in Santissima Annunziata. 

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