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Sequestro Otel, Confcommercio: "Sì ai controlli ma riaprire il locale"

Confcommercio Firenze: "Giusto intensificare i controlli, ma ci auguriamo il dissequestro nel più breve tempo possibile". Caldini: "Rivedere la normativa ferma al 1951"

"Tragici eventi come quello avvenuto lo scorso Halloween nel Castel di Poggio a Fiesole non devono più verificarsi e per questo rispettiamo il quotidiano lavoro svolto dalle forze dell'ordine perchè continui l'opera di controllo nei locali della nightlife fiorentina’’.  Lo afferma Fipe – Silb Confcommercio Firenze commentando così il sequestro della nota discoteca fiorentina ‘Otel Varietè’. “A questo proposito però – prosegue l’Associazione - auspichiamo che il recente sequestro preventivo dei locali della discoteca Otel nella serata di ieri, dopo i recenti controlli dell'Arma, possa risolversi nella riapertura dell'attività del locale nel più breve tempo possibile dopo che sarà accertata la possibilità, da parte della società che gestisce la discoteca, di essere in grado di rispettare i requisiti di idoneità previsti dalla legge”.

“Paghiamo una normativa che negli ultimi cinquant’anni non ha ricevuto nessuna modifica. I controlli che vengono eseguiti dalle forze dell’ordine seguono il protocollo previsto dalla “Circolare 16” datata 1951 del Ministero della Sicurezza in merito alla sicurezza all’interno dei locali pubblici.– spiega Carlo Caldini, presidente del sindacato italiano Locali da Ballo’ Confcommercio per la Provincia di Firenze – Questo regolamento, in cui sono presenti parametri molto più rigidi in termini capienza per i locali rispetto a tutti gli altri paese europei, non tiene quindi in considerazione tutta una serie di evoluzioni legate alla sicurezza che sono attuate oggi da tutti i nostri locali. Solo per fare un esempio i nostri addetti ai servizi e al controllo seguono continui corsi di aggiornamento.”.

"Inoltre la nostra categoria sta eseguendo un’indagine che permetta di stabilire uno standard europeo che studi quanto attuato in termini di sicurezza nei locali pubblici degli altri paesi, per aggiornare in questo modo il regolamento previsto in Italia sicuramente datato e inefficace.

Ogni sequestro ai danni dei nostri locali comporta dei gravissimi danni economici soprattutto in un periodo dove, se si esclude il fine settimana, siamo spesso in rimessa. Occorre quindi giungere ad un aggiornamento della normativa in tempi brevi. E’ inoltre necessario – continua Caldini – puntare l’attenzione non soltanto nei confronti dei tanti locali pubblici che ogni giorno cercano, nel rispetto delle regole, di mandare avanti la propria attività. Le forze dell’ordine dovrebbero intensificare i controlli contro il preoccupante fenomeno in ascesa dell’abusivismo di vendita di prodotti alcolici nei luoghi all’aperto. Una vera e propria piaga sociale che oltre a danneggiare l’economia degli esercenti, crea un rischio altissimo soprattutto fra i più giovani. Per questo motivo abbiamo ritenuto giusto chiedere apertamente un intervento da parte del prefetto per ridurre questo grave problema”.

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